Dal 2000 al 2013 il Sud è cresciuto del 13%, la metà della
Grecia che ha segnato +24%. Nel 2014 al Sud si sono registrate solo 174 mila nascite,
livello al minimo storico registrato oltre 150 anni fa, durante l'Unità
d'Italia: il Sud è quindi destinato a perdere 4,2 milioni di abitanti nei
prossimi 50 anni, arrivando così a pesare per il 27,3% sul totale nazionale a
fronte dell'attuale 34,3%.
Dal 2001 al 2014, sono migrate dal Mezzogiorno verso il
Centro-Nord oltre 1,6 milioni di persone, tra questi molti giovani e molti
laureati. Secondo il Rapporto Svimez sull'economia del Mezzogiorno 2015 al Sud una persona su tre è a rischio povertà.
Un quadro desolante fotografato dal rapporto Svimez, che ripresenta la drammaticità della
"questione meridionale". Un Sud Italia stretto dalla morsa della
povertà, della disoccupazione, del calo demografico e della più atroce
desertificazione industriale ed economica.
È evidente, come questi dati fotografino realtà che vivono
ogni giorno sempre più famiglie nel nostro Mezzogiorno.
Il Reddito Minimo Garantito rimane quindi l’ultima arma per
arginare una povertà che sempre di più bussa alle porte delle famiglie
calabresi.
Cosa aspettiamo dunque?
O lo facciamo adesso, aiutando chi più ne ha bisogno, oppure
sarà troppo tardi.
A fronte di questi numeri che salgono in maniera
esponenziale, aspettare ancora per istituire questo fondamentale presidio contro
la disperazione, è un errore che renderà sempre più drammatica la vita della
nostra gente.
Non è una battaglia ideologica è un dovere per chi ha a cuore
la vita di migliaia di persone.
Continua quindi la nostra mobilitazione sulla proposta di
legge fatta in Consiglio regionale, la cui giustezza è confermata da autorevoli economisti che si sono
schierati a favore del reddito minimo garantito
“Libera, contro le mafie”, il terzo settore, le associazioni,
la società civile e i singoli cittadini ci accompagnano, ma non solo, sono
molti i sindaci, sia di centrodestra che di centrosinistra che hanno depositato una mozione a sostegno della proposta di legge
regionale sul reddito minimo garantito, inserendo la tematica negli ordini del
giorno dei loro consessi.
Tra gli altri comuni che hanno approvato la
mozione ricordiamo, Reggio Calabria, Altomonte, Cassano Ionio, Villa San Giovanni, Cinquefrondi.
A questi consiglieri va il mio personale ringraziamento per la
sensibilità dimostrata a favore di un presidio che guarda ai calabresi e non
alle aree di partito.
Infatti, questa proposta è riuscita in pochi
mesi a coinvolgere l’interesse proveniente dalle più disparate aree politiche,
a dimostrazione della necessità e della urgenza di approvare la legge e di
realizzare il Reddito minimo in Calabria.
Anche la Provincia di Reggio Calabria si
muoverà in questa direzione con il Presidente Raffa, che ha già chiesto di
inserire la tematica nell’ordine del giorno del prossimo Consiglio.
Con tutti i sindaci che hanno presentato le
mozioni a sostegno della nostra proposta, con le associazioni e tutti i
rappresentati istituzionali è prevista dopo l’11 agosto una conferenza stampa,
per farci sentire ancora una volta, per dimostrare che in Calabria siamo la
maggioranza a volere fortemente il Reddito minimo garantito.
Giovanni Nucera,
Consigliere regionale de La Sinistra.
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