REDDITO MINIMO: SI PUO’
Il 30 giugno a Lamezia Terme si è tenuta un’Assemblea Pubblica di
tutta le forze politiche e le Associazioni che stanno sostenendo la battaglia a
favore della proposta di legge n.19/10^ “Sostegno al reddito in favore di
disoccupati, inoccupati e precariamente occupati” presentata lo scorso
marzo dall’ On. Giovanni Nucera, consigliere regionale de La Sinistra. All’assemblea
sono intervenuti – tra gli altri – Rocco Tassone, Essere Sinistra per la
Calabria, Michelangelo Tripodi, sindaco di Polistena e segretario regionale del
PCdI, Damiano Guagliardi, ex consigliere regionale e componente
dell’Associazione nazionale “Sinistra Lavoro”, Nicola Limoncino, segretario
provinciale Rifondazione Comunista, Fernando Pignataro, presidente provinciale
Sel di Cosenza, Salvatore Minniti, sindaco di Fabrizia, Mimmo Panetta, leader
responsabile Sel Ionica, Mario Melfi, segretario regionale Sel Calabria, Gianni Speranza, già sindaco di Lamezia
Terme, Rosario Rocca, sindaco di Benestare, Pino Ciano, componente della segreteria
provinciale di Rifondazione Comunista, Teresa Ferraro, segretario politico
“Fattore Comune” di Siderno, Sonia Rocca, giornalista e impegnata in
Rifondazione comunista e Salvatore Belfiore dei No TRIV Calabria e segretario
PRC Catanzaro.
La battaglia di
Gianni Nucera a favore del Reddito Minimo ha ricevuto più volte il plauso di Libera, che in concomitanza con
l’assemblea tenutasi in Calabria portava in parlamento le istanze delle
famiglie che stanno soffrendo la crisi.
«È il momento di avere
il coraggio di dare un segnale forte a tutela di chi si trova in situazioni di
disagio», sostiene Mimmo Nasone di Libera che sottoscrive in pieno l’iniziativa
di Gianni Nucera.
L’ultimo rapporto SVIMEZ ha confermato
che la crisi economica nel Mezzogiorno è strutturale e di sistema. In base alle
valutazioni SVIMEZ, nel 2013 il Pil è crollato nel Mezzogiorno del 3,5%,
approfondendo la flessione dell'anno precedente (-3,2%), con un calo superiore
di quasi due percentuali rispetto al Centro-Nord (-1,4%). Una famiglia su tre
vive ormai sotto la soglia di povertà.
Il Sud Italia è tra le realtà
economicamente più deboli d'Europa e la Calabria con il suo -5% si colloca tra
le regioni italiane più in crisi. La gravità della situazione inoltre è
rappresentata dal fatto che in questi territori non vi sia consapevolezza del
ritardo accumulato in questi anni. Le attività industriali collocate nel
Mezzogiorno sono pressoché inesistenti, e quando sono presenti, sono in fase di
smantellamento, il tasso di disoccupazione tende ad aumentare e cresce il
divario tra il Nord e il Sud d’Italia cui si accompagna l’aumento
dell’emigrazione giovanile, soprattutto quella ad alta formazione. Il quadro si
aggrava maggiormente se si parla di occupazione femminile.
«La Calabria – spiega
Giovanni Nucera – è la regione più povera d'Italia e forse anche d’Europa. Non
capisco come sia possibile che la Lombardia, che è invece la regione più ricca,
abbia avviato recentemente una sperimentazione circa il reddito di cittadinanza
investendo mezzo miliardo di euro e che la stessa cosa non si possa fare anche
qui da noi. La politica non può far finta di nulla di fronte alla povertà
estrema che sta strozzando molte delle nostre famiglie».
«La nostra proposta
di legge è la cartina al tornasole che permetterà di capire se questa Giunta è
veramente una Giunta di Centrosinistra. Se non verrà approvato il reddito
minimo il PD dovrà assumersi le proprie responsabilità e spiegare come sia possibile
che nella passata consiliatura esponenti del PD hanno presentato un progetto di
legge su questo tema e inoltre in Commissione Sociale il Reddito Minimo è stato
approvato all’unanimità. Ora è caduto definitivamente anche l’alibi della
copertura finanziaria, infatti recentemente il Dott. De Marco, direttore
generale del dipartimento lavoro e sviluppo economico della Regione Calabria,
ha annunciato un intervento economico a favore dei cittadini utilizzando il
residuo del FSE 2007-2013 per la Calabria. Si parla delle stesse risorse
presenti nella nostra relazione dettagliata a copertura del reddito minimo che
abbiamo presentato. I soldi ci sono e vanno spesi, la volontà politica è
decidere dove e come. Noi riteniamo che i soldi debbano andare non in corsi di
formazione fittizi in cui ad arricchirsi saranno i soliti noti, ma direttamente
nelle case delle famiglie».
Gianni Nucera, consigliere
regionale de La Sinistra, che ha voluto fortemente questo incontro, ha colto
l’occasione per proporre anche in Calabria lo stesso cantiere per la
costruzione di una sinistra unita e plurale che Nichi Vendola sostiene già a
livello nazionale. Nucera auspica la convergenza di tutta la sinistra
calabrese, fatta non solo di partiti ma soprattutto di società civile e di associazioni,
in questa nuova aggregazione per costruire il cambiamento e il riscatto di
questa regione. Sarà un percorso nuovo che raccoglierà il meglio delle forze comuniste, ambientaliste e
sociali per un fronte nuovo, soprattutto in questi tempi in cui i cittadini
hanno perso la fiducia nella politica. Questo progetto rappresenta l’ultima
speranza per la Calabria e per questo motivo è già partita l’iniziativa
politica fondata sul lavoro di gruppi
presenti nel territorio.
On.le Giovanni
Nucera, consigliere regionale e capogruppo La Sinistra
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