martedì 6 dicembre 2016

Referendum Costituzionale: Da Reggio Calabria e dalla Calabria un forte “No” all’arroganza di chi tradisce il mandato popolare.

Art. 1: L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.

“La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.”

Esprimiamo grande soddisfazione per il risultato ottenuto nel Referendum Costituzionale a Reggio e in Calabria, frutto di un lavoro certosino per il quale ci siamo battuti con una lunga campagna di sensibilizzazione iniziata già dal gennaio 2016.

La bocciatura della Riforma Costituzionale, e conseguentemente del Presidente del Consiglio, è una chiara risposta popolare nei confronti di chi intendeva far passare riforme importanti sulla testa degli italiani, riducendo così  la Sovranità popolare sancita dalla nostra Costituzione nell’art. 1.
Siamo convinti che il risultato ottenuto conferma che gli italiani sulle cose importanti sono attenti e non vogliono delegare nessuno.

Chi si aspettava una risposta flebile ha fatto i conti con un popolo che vuole riprendersi il diritto di scegliere e non ne può più di essere governato da chi non ha scelto.
Il messaggio che giunge forte e chiaro è che qualsiasi modifica alla Carta Costituzionale non può essere nemmeno pensata senza il rispetto del mandato popolare e che deve finire questa prassi di nominare presidenti del Consiglio non eletti.

Concordiamo con le dichiarazioni sul dopo voto dell’on. Massimo D’Alema e riteniamo che il risultato elettorale fotografi “una larga maggioranza degli italiani, che ha ristabilito il concetto che la Costituzione non è alla mercé della maggioranza del momento”.

Ad un’analisi dei dati di voto si evince che dal Sud Italia si è levato forte il grido popolare. In particolare in Calabria il “No” ha raccolto il 67%. Significativo anche il dato registrato nella sola Città metropolitana di Reggio Calabria, in cui il “No” ha lambito il 70%, dando così una risposta compatta.

Ci si augura d’ora in avanti un atteggiamento maggiormente responsabile da parte di chi governerà il Paese, che allarghi il fronte della condivisione e della partecipazione di tutte le forze in campo per eventuali modifiche della Carta Costituzionale, così importanti e delicate.

Sul fronte locale, auspichiamo da parte di chi governa medesima responsabilità, reale vicinanza e consonanza alle esigenze dei nostri concittadini, affinché la politica torni ad essere politica di servizio per il bene di tutti. I cittadini chiedono di essere pienamente rappresentati da coloro che hanno legittimato tramite lo strumento democratico delle elezioni.

Ringrazio tutti i comitati del No, i sostenitori e i cittadini che hanno combattuto e scelto coraggiosamente di esprimersi contro questo tentativo reazionario di limitazione della democrazia e non hanno accettato alcun ricatto.

Grazie anche al nostro SUD che nei momenti importanti riesce a mettere in campo i valori veri della Democrazia.

Non per niente siamo gli eredi della Magna Grecia.

Giovanni Nucera, “La Sinistra”

lunedì 24 ottobre 2016

Referendum costituzionale: Scelgo No. A Reggio Calabria l’incontro pubblico con l’on. Massimo D’Alema e il capogruppo “La Sinistra” Giovanni Nucera

Giovedì 27 ottobre alle 19:00 presso l’Auditorium “Nicola Calipari” del Consiglio regionale della Calabria in via Cardinale Portanova si terrà l’incontro pubblico “Verso il Referendum costituzionale: Scelgo NO”, che vedrà la presenza dell’onorevole Massimo D’Alema.
L’incontro pubblico, promosso dal capogruppo de “La Sinistra” in Consiglio regionale Giovanni Nucera e moderato dallo scrittore Santo Gioffrè, vuole rendere con chiarezza le ragioni del No espresse da uno dei principali esponenti politici schieratosi a sostegno del “No”, l’onorevole Massimo D’Alema, già Presidente del Consiglio dei ministri, Ministro degli Esteri e Presidente del Copasir.
“Prosegue la nostra mobilitazione per il NO al referendum, – ha commentato Giovanni Nucera – mobilitazione che ha preso avvio già lo scorso 29 gennaio con la costituzione del primo comitato referendario regionale. Abbiamo proseguito poi a febbraio con la costituzione del comitato provinciale per il “No” al referendum. Continueremo fino al 4 dicembre, data in cui saremo tutti chiamati in difesa della nostra Costituzione. Quella del 27 ottobre rappresenta un’occasione importante per dirimere i punti controversi di una riforma – a mio parere antidemocratica –  nonché un momento d’incontro e di confronto con tutti i cittadini.”

Giovanni Nucera, capogruppo “La Sinistra” in Consiglio regionale


http://www.strill.it/citta/2016/10/reggio-referendum-costituzionale-scelgo-no-incontro-pubblico-con-lon-massimo-dalema-e-il-capogruppo-la-sinistra-giovanni-nucera/



sabato 15 ottobre 2016

Reggio Calabria, l’on. Massimo D’Alema e il capogruppo “La Sinistra” Giovanni Nucera sul Referendum costituzionale: Scelgo


S’intensifica la mobilitazione per il No al Referendum Costituzionale in Calabria.

Il prossimo 27 ottobre alle 19:00 presso l’Auditorium “Nicola Calipari” del Consiglio regionale della Calabria in via Cardinale Portanova si terrà l’incontro pubblico “Verso il Referendum costituzionale: Scelgo NO” che vedrà la presenza dell’onorevole Massimo D’Alema. Introduce il dibattito Giovanni Nucera, consigliere regionale e capogruppo “La Sinistra”. Modererà l’incontro lo scrittore Santo Gioffrè.


Giovanni Nucera, capogruppo “La Sinistra”








mercoledì 31 agosto 2016

Sostegno per l’inclusione attiva al via dal 2 settembre

Finalmente possiamo affermare che la Calabria inizia a inserirsi di buon diritto in quelli che sono i criteri di un sistema sociale più equo e inclusivo. Nei mesi abbiamo fatto una battaglia di civiltà che adesso dà i suoi primi frutti con il Sostegno per l’inclusione attiva, una misura di contrasto alla povertà che prevede l’erogazione di un sussidio economico alle famiglie in condizioni disagiate.
Ringrazio il presidente Oliverio, l’assessore alle Politiche sociali Federica Roccisano per aver mantenuto l’impegno nei confronti del gruppo “La Sinistra” che, fin dall’inizio della legislatura, ha posto la questione del reddito minimo grazie ad una proposta di legge per l’inclusione sociale che ho presentato e per la quale mi sono battuto con iniziative di sensibilizzazione e coinvolgimento sul territorio.
Una prima misura che sicuramente porterà sollievo a molte famiglie che versano in grave condizione di disagio economico.
Dal 2 settembre prossimo gli aventi diritto potranno presentare istanza di accesso presso i Comuni. Il sussidio è subordinato ad un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa predisposto dai Comuni di riferimento.
Il richiedente dovrà essere cittadino italiano o comunitario o suo familiare titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, o cittadino straniero in possesso del permesso di soggiorno; dovrà risultare residente in Italia da almeno due anni e dimostrare la presenza di almeno un componente minorenne o un figlio disabile, o di una donna in stato di gravidanza accertata nel nucleo familiare e avere un Isee inferiore o uguale a 3.000,00 euro, in corso di validità. Nessun componente il nucleo familiare deve essere destinatario di prestazioni Naspi, Asdi o altri strumenti di sostegno al reddito dei disoccupati; il valore complessivo di altri trattamenti economici eventualmente percepiti, di natura previdenziale, indennitaria e assistenziale, deve essere inferiore a euro 600 mensili.
Inoltre, pena l’esclusione, non si deve aver proceduto all’acquisto di un’automobile nuova (immatricolata negli ultimi 12 mesi) e non se ne possieda una di cilindrata superiore a 1.300 cc o un motoveicolo superiore a 250 cc immatricolato negli ultimi 36 mesi. 
A seguito delle necessarie verifiche si procederà all’erogazione bimestrale del sussidio utilizzabile per l’acquisto di beni di prima necessità in tutti i supermercati, alimentari, farmacie e parafarmacie abilitati e per il pagamento di bollette elettriche e gas. L’aiuto consiste in 80,00 euro mensili per ciascun membro del nucleo familiare. Quindi si avranno 160,00 euro per due membri, 240,00 euro per tre, 320,00 euro per quattro, 400,00 euro per cinque o più elementi.
Per chiarimenti è possibile contattare il gruppo politico “La Sinistra”, dal lunedì al venerdì, dalle 9:30 alle 12:30 al numero 0965-880300.
Per quanto riguarda il comune di Reggio Calabria, le richieste del beneficio dovranno essere presentate, ribadiamo a decorrere dal 2 settembre 2016, presso il Settore Welfare del Comune di Reggio Calabria, piano terra Palazzo Ce.Dir Corpo H piano I Via S.Anna II Tronco.

http://www.reggiocal.it/on-line/Home/Notizie/articolo108946.html

Giovanni Nucera, capogruppo “La Sinistra”

domenica 28 agosto 2016

Continua l’impegno per il NO al Referendum Costituzionale con l’adesione all’iniziativa del 5 settembre a Roma con Massimo D’Alema.

Accolgo con entusiasmo e aderisco all’iniziativa promossa dall’on. D’Alema a Roma il 5 settembre con lo slogan “No, non così”, per continuare una battaglia sacrosanta in difesa della nostra Costituzione, battaglia iniziata già il 29 gennaio scorso a Lamezia Terme  con la costituzione, su mia proposta, del primo comitato referendario regionale denominato “Democrazia e Costituzione” per il NO al referendum costituzionale.  

L’eventuale approvazione del referendum sarebbe un vulnus irrimediabile alla nostra democrazia che nasce proprio con la Costituzione del ’48. Le modifiche della Costituzione e l’approvazione della legge elettorale (oltre quelle sulla scuola, sul lavoro, sulla  P.a. e sulla Rai) – sono contrassegnate inequivocabilmente da un disegno che concentra il potere nelle mani dell’esecutivo, riduce notevolmente il ruolo dei contrappesi istituzionali, rende sostanzialmente inefficace la rappresentanza politica, tenta di imbavagliare il dissenso e di imporre al Paese le decisioni del governo concentrando il potere nelle sue mani e attribuendo ad un unico partito – che potrebbe anche essere espressione di una ristretta minoranza di elettori – potere esecutivo e potere legislativo.

Opporsi allo stravolgimento della Carta è un dovere per chi vuole impedire un cambio della forma di governo che allontanerà la nostra Repubblica da quei valori che i nostri padri fondatori hanno voluto. Per questo la posta in gioco è molto alta perché quello a cui saremo chiamati è un referendum sui “Valori” della Repubblica.

Il Comitato “Democrazia e Costituzione” per il NO al referendum, costituito da tutte quelle forze che hanno dato vita alla lista “La Sinistra” alle ultime elezioni regionali calabresi, vede  l’importante partecipazione di Alessandro Mazzitelli, docente Diritto Pubblico e Costituzionale Unical e il coinvolgimento di Rifondazione Comunista, e ha svolto in tutto questo tempo  insieme all’A.N.P.I., ai Sindaci di vari Comuni calabresi, agli Assessori, alle Associazioni, ai Partiti e ai Cittadini iniziative che, oltre alla raccolta delle firme, hanno contribuito a  sensibilizzare le persone su questa importante tematica.

Il 22 marzo scorso presso il Consiglio provinciale di Reggio Calabria di Reggio Calabria si è tenuta l’iniziativa per il NO al Referendum sulle modifiche costituzionali “Una primavera per la democrazia costituzionale” del Comitato provinciale per la democrazia costituzionale, con la partecipazione del magistrato Domenico Gallo, Referente del Comitato Nazionale.

Altre iniziative sono state organizzate in vari paesi della nostra Calabria e tante ancora occorre organizzare perché serve una grande mobilitazione di forze per spiegare che è in atto un disegno autoritario diretto a concentrare nelle mani dell’esecutivo – e segnatamente nel capo del governo – tutto il potere e per ricordare anche a noi stessi, che nei momenti cruciali, il popolo  rimane l’ultimo depositario della legittimità costituzionale e l’ultima risorsa, l’ultima istanza in grado di salvare la democrazia rappresentativa del nostro Paese.

L’adesione convinta all’iniziativa del 5 settembre a Roma va in questa direzione e vuole essere un segnale della necessità di riunire tutte le forze per vincere una battaglia dalla quale dipenderà il futuro della nostra democrazia.

Giovanni Nucera, capogruppo “La Sinistra”





   

Continua l’impegno per il NO al Referendum Costituzionale con l’adesione all’iniziativa del 5 settembre a Roma con Massimo D’Alema.

Accolgo con entusiasmo e aderisco all’iniziativa promossa dall’on. D’Alema a Roma il 5 settembre con lo slogan “No, non così”, per continuare una battaglia sacrosanta in difesa della nostra Costituzione, battaglia iniziata già il 29 gennaio scorso a Lamezia Terme  con la costituzione, su mia proposta, del primo comitato referendario regionale denominato “Democrazia e Costituzione” per il NO al referendum costituzionale.  
L’eventuale approvazione del referendum sarebbe un vulnus irrimediabile alla nostra democrazia che nasce proprio con la Costituzione del ’48. Le modifiche della Costituzione e l’approvazione della legge elettorale (oltre quelle sulla scuola, sul lavoro, sulla  P.a. e sulla Rai) – sono contrassegnate inequivocabilmente da un disegno che concentra il potere nelle mani dell’esecutivo, riduce notevolmente il ruolo dei contrappesi istituzionali, rende sostanzialmente inefficace la rappresentanza politica, tenta di imbavagliare il dissenso e di imporre al Paese le decisioni del governo concentrando il potere nelle sue mani e attribuendo ad un unico partito – che potrebbe anche essere espressione di una ristretta minoranza di elettori – potere esecutivo e potere legislativo.
Opporsi allo stravolgimento della Carta è un dovere per chi vuole impedire un cambio della forma di governo che allontanerà la nostra Repubblica da quei valori che i nostri padri fondatori hanno voluto. Per questo la posta in gioco è molto alta perché quello a cui saremo chiamati è un referendum sui “Valori” della Repubblica.
Il Comitato “Democrazia e Costituzione” per il NO al referendum, costituito da tutte quelle forze che hanno dato vita alla lista “La Sinistra” alle ultime elezioni regionali calabresi, vede  l’importante partecipazione di Alessandro Mazzitelli, docente Diritto Pubblico e Costituzionale Unical e il coinvolgimento di Rifondazione Comunista, e ha svolto in tutto questo tempo  insieme all’A.N.P.I., ai Sindaci di vari Comuni calabresi, agli Assessori, alle Associazioni, ai Partiti e ai Cittadini iniziative che, oltre alla raccolta delle firme, hanno contribuito a  sensibilizzare le persone su questa importante tematica.
Il 22 marzo scorso presso il Consiglio provinciale di Reggio Calabria di Reggio Calabria si è tenuta l’iniziativa per il NO al Referendum sulle modifiche costituzionali “Una primavera per la democrazia costituzionale” del Comitato provinciale per la democrazia costituzionale, con la partecipazione del magistrato Domenico Gallo, Referente del Comitato Nazionale.
Altre iniziative sono state organizzate in vari paesi della nostra Calabria e tante ancora occorre organizzare perché serve una grande mobilitazione di forze per spiegare che è in atto un disegno autoritario diretto a concentrare nelle mani dell’esecutivo – e segnatamente nel capo del governo – tutto il potere e per ricordare anche a noi stessi, che nei momenti cruciali, il popolo  rimane l’ultimo depositario della legittimità costituzionale e l’ultima risorsa, l’ultima istanza in grado di salvare la democrazia rappresentativa del nostro Paese.
L’adesione convinta all’iniziativa del 5 settembre a Roma va in questa direzione e vuole essere un segnale della necessità di riunire tutte le forze per vincere una battaglia dalla quale dipenderà il futuro della nostra democrazia.

Giovanni Nucera, capogruppo “La Sinistra”


                       Insieme a Lorenzo Fascì (PCdI) e il dottor Domenico Gallo

venerdì 5 agosto 2016

Per una Sinistra di Governo

Sfide e prospettive di governo per la Sinistra.
Per condividere con voi la gioia di vedere il 4 agosto 2016 una sala piena di ragazzi e di cittadini. Grazie per essere intervenuti. Grazie per aver partecipato. Grazie al deputato Francesco Ferrara per la sua importante presenza e a Mario Melfi per aver moderato il dibattito.
Personalmente voglio ringraziare Tiziana Tiziano e Stefania Pedà, candidate Sel alle scorse elezioni del Consiglio Comunale di Reggio Calabria, Vincenzo Nato, candidato alle scorse amministrative, Giuseppe Ielo, Insieme per la Città, Anna Rosa Marrapodi, Fisascat Cisl, il giornalista Bolano, Bruzzaniti, sindaco di Samo, Francesco Caccavari Sel Crotone, Pasquale Tramontana, Futuro a Sinistra-Sinistra Italiana, Antonio Marrapodi, consigliere comunale di Stilo, per l'attenzione dei loro pregevoli interventi che ci suggeriscono spunti, consigliano e miglioreranno la nostra azione di governo. Un saluto al compagno Simone Servello Sel Catanzaro che, impossibilitato a venire, avrebbe tanto voluto essere insieme a noi.
(Spero di non aver dimenticato nessuno)
Tanti i temi che sono stati affrontati: legalità, occupazione, inclusione sociale, città metropolitana e riqualificazione urbana, sistema di fiscalità, associazionismo, sostegno alle fasce deboli, energie rinnovabili, pensioni, trasporto pubblico locale, regolamentazione degli esercizi commerciali, reddito di inclusione sociale che da settembre in Calabria diventerà una realtà per tutte quelle famiglie che versano in condizione di povertà: 235 milioni di euro da risorse nazionali previste nella legge di stabilità, dal Ministero del Lavoro, da fondi Sie e Por, dal Pac e dall’Unione Europea, dei quali potranno usufruire circa 42.000 persone.
A questa Sinistra, fatta di ragazzi, di cittadini, di impegno, di passione vogliamo guardare e con questa continuare un percorso già in atto da mesi che ha contribuito fattivamente agli indirizzi politici regionali e che ha prodotto già leggi e strumenti normativi importanti: una Sinistra che torna a essere punto di riferimento per le problematiche dei cittadini e un laboratorio di idee.
Gianni




venerdì 29 luglio 2016

Da settembre il reddito d'inclusione sociale in Calabria

Ringrazio il presidente Oliverio e l’assessore alle Politiche sociali Federica Roccisano per aver mantenuto l’impegno nei confronti del gruppo "La Sinistra" che, fin dall’inizio della legislatura, ha posto la questione del reddito minimo grazie ad una proposta di legge per l’inclusione sociale che ho presentato e per la quale mi sono battuto con iniziative di sensibilizzazione e coinvolgimento sul territorio. Voglio anche ringraziare il direttore generale del Bilancio, De Cello e i dirigenti De Marco e Praticò che su quest’indirizzo politico si sono spesi per trovare i fondi.
Stamani nella sala "Oro’"della Cittadella della Regione, Mario Oliverio e l’assessore al ramo hanno illustrato nel corso di una conferenza stampa le iniziative e i provvedimenti relativi al reddito d’inclusione sociale inserito nel Piano redatto assieme ai Dipartimenti "Lavoro" e "Programmazione" per dare una riposta prioritaria alle famiglie che versano in condizioni di povertà. 
 Parliamo di interventi di politica attiva per il contrasto alla miseria che coinvolgono famiglie e singoli individui con un Isee inferiore ai 3000 euro. Misure che partiranno da settembre prossimo con il primo bando e che utilizzeranno come interventi borse lavoro in collaborazione con associazionismo, volontariato, terzo settore, cooperazione sociale, politiche giovanili e sport per i quali ho ricevuto delega dal presidente Oliverio. Inizialmente per i primi 2 anni verranno coinvolti dal provvedimento 14.000 calabresi con assegni fino a un massimo di 400 euro per arrivare a regime a coprire 42.000 nuclei. Complessivamente si parla si parla di cifre che ammontano a 235 milioni di euro derivanti da risorse nazionali previste dalla legge di stabilità, in parte risorse provenienti dal Ministero del lavoro, Fondi  SIE e POR Calabria - Asse 9 e Asse 8 - e infine dal PAC e dall’Unione Europea.
Fin dall’inizio della legislatura, oltre a tenere alta l’attenzione su questa grave emergenza ci siamo prodigati per fronteggiarla, con tutti gli strumenti a nostra disposizione, inclusa una puntuale proposta di legge sul reddito minimo cui oggi con soddisfazione possiamo dire finalmente seguano interventi concreti per ridare dignità alle famiglie.

Giovanni Nucera , capogruppo "La Sinistra"

giovedì 28 luglio 2016

Quale futuro per la Sinistra, tra nuove sfide e prospettive di governo

Quale futuro per la Sinistra, tra nuove sfide e prospettive di governo

ASSEMBLEA PUBBLICA
4 agosto, Palazzo Campanella (via C. Portanova), Sala “Monteleone”
 dalle 17:30 alle 19:30
Reggio Calabria

Giovedì 4 agosto presso la Sala “Monteleone” del Palazzo Campanella, sede del Consiglio regionale della Calabria, si terrà l’assemblea  pubblica “Quale futuro per la Sinistra, tra nuove sfide e prospettive di governo”.
Relazionerà Giovanni Nucera, capogruppo “La Sinistra” in consiglio regionale, insieme a Francesco Ferrara, deputato di Sinistra Italiana, a cui sono affidate le conclusioni dell’incontro;  coordinerà il dibattito Mario Melfi, segretario regionale di SEL e consigliere comunale.
Insieme alle associazioni, ai rappresentanti istituzionali, ai consiglieri eletti, sindacati e alla cittadinanza per costruire una Sinistra unitaria, riformista, progressista e di governo.


Giovanni Nucera, capogruppo “La Sinistra”



venerdì 22 luglio 2016

Esenzione SIAE

Con le associazioni per discutere interventi miranti ad agevolazioni ed esenzione SIAE per le manifestazioni sportive, ludico-ricreative, artistico-culturali il cui ricavato è destinato a Onlus o a ente che opera in favore di categorie svantaggiate e per tutte le manifestazioni organizzate da associazioni senza fine di lucro nelle quali viene coinvolta la comunità locale o siano patrocinate da Amministrazioni locali. La tutela dei diritti d’autore è chiaro che deve essere rispettata, ma allo stesso tempo vanno considerate le esigenze dell’associazionismo no profit che agisce nell’interesse del sociale e della comunità senza ottenere spesso la debita considerazione delle autorità. Un’agevolazione in campo SIAE liberebbe risorse utili per le associazioni no profit, ma in generale otterrebbe un effetto moltiplicatore di iniziative meritorie di cui beneficerebbe l’intera comunità. Ringrazio l'avvocato Manuela Porpiglia, IL POPOLO DEI CONSUMATORI E L'OSSERVATORIO DIRITTI E LEGALITA' "CATERINA DE STEFANO", nonché Aldo Libri per l'invito rivoltomi e che ho accolto con grande favore, l'associazione Magnolia, il Circolo del Cinema Zavattini, Pagliacci Calndestini e tutti i convenuti.


venerdì 15 luglio 2016

Anche in Calabria si va verso il Reddito d'inclusione sociale


L’aumento della povertà, provocato da cause strutturali e dagli effetti della crisi che dal 2008 colpisce in particolare le aree più fragili del Paese, non ci vede impreparati. Anzi fin dall’inizio della legislatura regionale, oltre a tenere desta l’attenzione su questa grave emergenza, ci siamo prodigati per fronteggiarla, con tutti  gli strumenti a nostra disposizione inclusa una puntuale proposta di legge sui reddito minimo (PL n. 19 “Sostegno al reddito in favore di disoccupati, inoccupati e precariamente occupati). Perciò esprimo vivo apprezzamento per la decisione assunta dal presidente Oliverio e dall’assessore Roccisano che, a fronte dei nuovi dati Istat che documentano una situazione sulla povertà allarmante, mira a destinare una quota di risorse dell’FSE ad un piano di contrasto alla povertà  e a favore dell’inclusione sociale. La battaglia condotta insieme ad altri colleghi e a una serie di movimenti e istanze della società civile, inizia a dare i suoi frutti. Si va, infatti, nella direzione che prevede interventi mirati su individui ultra cinquantenni, ossia quelli  ritenuti più difficili da collocare nel mercato del lavoro, e per le famiglie con minori a carico, in linea con quanto previsto dal recente decreto del ministro Poletti attraverso lo strumento di sostegno economico che si chiamerà "reddito di inclusione sociale" e avrà l’ambizione di ottenere, nel medio periodo, un’inversione di tendenza. Abbiamo assunto un impegno di rinnovamento con i calabresi che ci hanno dato fiducia il 23 novembre del 2014 e non avevo dubbi sulla coerenza del presidente Oliverio e della sua sensibilità, politica ed istituzionale, soprattutto a proposito  di quella che è un’emergenza prioritaria che colpisce i cittadini, le famiglie e i giovani. Garantire un sostegno economico, in questa congiuntura drammatica, è un dovere cui il centrosinistra non intende sottrarsi, perché è parte del suo "Dna" e del suo progetto di rilancio della Calabria.  

Giovanni Nucera, capogruppo "La Sinistra" in Consiglio regionale

lunedì 16 maggio 2016

Conferenza stampa e presentazione della legge regionale del gruppo “La Sinistra” “Norme per l’accoglienza, l’integrazione sociale, lavorativa e culturale degli immigrati in Calabria”.

Conferenza stampa e presentazione della legge regionale del gruppo “La Sinistra”
“Norme per l’accoglienza, l’integrazione sociale, lavorativa e culturale degli immigrati in Calabria”.

Venerdì 20 maggio ore 11:00
Sala Biblioteca del Palazzo della Provincia di Reggio Calabria
Piazza Italia

Venerdì 20 maggio alle 11:00 si terrà la conferenza stampa per la presentazione della proposta di legge regionale di iniziativa del consigliere regionale Giovanni Nucera, capogruppo “La Sinistra”, recante “Norme per l’accoglienza, l’integrazione sociale, lavorativa e culturale degli immigrati in Calabria”.
Secondo il “Rapporto immigrazione in Calabria 2014” pubblicato da Italia Lavoro, considerando l’andamento demografico in Calabria negli anni 2002/2012, è più che quadruplicato il numero di residenti stranieri: passano dai 18.374 del 2002 ai 74.069 attuali (dati Istat). Gli stranieri residenti in Calabria al 1° gennaio 2015 sono 91.354 e rappresentano il 4,6% della popolazione residente (dati Istat).
La Calabria si trova al quindicesimo posto in termini di concentrazione di immigrazione e per quanto riguarda i dati sull’occupazione in Calabria, al 2014 sono 55.823 gli immigrati impiegati soprattutto nel settore dei servizi e dell’agricoltura; le imprese immigrate in Calabria sono oltre 12 mila nel 2014, secondo i dati di Unioncamere. Dall’analisi dei dati di flusso nel rapporto assunzioni/licenziamenti si desume inoltre una forte la precarizzazione del lavoro straniero. In base ai dati INAIL l’incidenza del settore agricolo è di 15.679 assicurati netti, ovvero gli stranieri sono pari al 25,4%. La frammentazione e segmentazione del mercato del lavoro locale permette, pur in un contesto di recessione economica, di assorbire la forza lavoro straniera.
Secondo l’ultimo Dossier statistico “Immigrazione” del Rapporto Unar a cura del Centro Studi e Ricerche Idos, nel 2014, gli stranieri regolarmente presenti in Italia sono più di cinque milioni. Di questi circa il 52% sono donne e in Calabria il fenomeno è ancora più marcato e supera il 53%, trattandosi principalmente di ricongiungimento familiare.

In base a questi dati e sollecitati dai continui e recenti drammatici fenomeni migratori si ritiene opportuno questo disegno di legge.
L’Unione Europea ha da tempo imposto il controllo dei movimenti migratori. Anno dopo anno le condizioni dei migranti e dei rifugiati sono peggiorate. Negli ultimi anni stiamo assistendo a quella che si può definire guerra contro i migranti ed i rifugiati. Nel Sud del mondo la povertà è cresciuta e molti vogliono lasciare il proprio Paese, mentre l’Europa ha costruito la paura dell’invasione, della precarietà lavorativa causata da chi emigra e che diventa il potenziale nemico. Pertanto è più che mai necessario e urgente in questo momento, per la Calabria, dotarsi di strumenti legislativi che vadano incontro alle necessità e al diritto di centinaia di persone che cercano una condizione di vita migliore.


Giovanni Nucera, capogruppo “La Sinistra”

mercoledì 13 aprile 2016

Conferenza Stampa "Salviamo il nostro mare" - vota "sì" al Referendum del 17 aprile per fermare le trivellazioni in mare

Si è tenuta il 13 aprile al Palazzo della Provincia la Conferenza Stampa “Salviamo in nostro mare” promossa dal capogruppo “La Sinistra” in Consiglio regionale Giovanni Nucera per fermare le trivellazioni, in vista del referendum del 17 aprile. Sono intervenuti: Bruno Giordano, coordinatore Greenpeace Reggio Calabria che ha portato anche i saluti del Comitato delle Associazioni e dei Movimenti Reggini “Vota SÌ per fermare le trivelle”; Aldo Libri, coordinatore provinciale Sindacato Unitario Lavoratori (S.U.L.) Reggio Calabria; Lucio Dattola, Presidente Associazione Arcigay RC “I due mari”; Giuseppe Longo (Essere Comunisti), consigliere provinciale; Carmelo Nucera, rappresentate per Risorgimento Socialista; Pasquale Tramontana, coordinatore cittadino “Futuro a sinistra”. Hanno inoltre aderito al “sì” referendario l’Associazione ACU di Reggio Calabria, tramite il rappresentante Nino Martino, e Legambiente.
Giovanni Nucera – che ha portato anche i saluti di Arturo Bova, consigliere regionale e presidente della Commissione regionale contro la ’ndrangheta, purtroppo trattenuto da impegni istituzionali – spiega come sul tema delle trivelle ci siano interessi molto forti e dallo spiccato intento anti-meridionalista. “Grazie al quesito siamo riusciti a far emergere una questione sommersa che per la prima volta mette in difficoltà il governo Renzi. Con orgoglio vogliamo ricordare a tutti che la regione Calabria è stata una delle regioni proponenti il quesito referendario, soprattutto perché parliamo di una regione guidata da una giunta di centro-sinistra. Un plauso a Oliverio per aver contribuito all’indizione del referendum e ad Arturo Bova che tanto si sta spendendo per la vittoria del ‘sì’, mettendoci la faccia”. Se il Governo avesse accorpato il referendum alle elezioni amministrative, lo Stato avrebbe risparmiato più di 300 milioni di euro. Risorse che in una regione poverissima come la Calabria avrebbero garantito più benessere di qualsiasi trivella: ad esempio avrebbero permesso di finanziare il reddito minimo garantito per circa 3 anni. “Da parte nostra, per un approccio sostenibile allo sviluppo, abbiamo depositato lo scorso primo dicembre in Consiglio regionale un progetto di legge (PL n. 103 ) ‘Regolazione dell’uso delle fonti rinnovabili per la produzione di energia’, con la quale si vuole affermare con forza che la Calabria – sensibile nei confronti della sostenibilità ambientale – può e deve distinguersi maggiormente nella produzione di energia elettrica. È un intervento profondo volto alla promozione e al sostegno di una maggiore diffusione di impianti per l’energia rinnovabile. Questa legge, provvederà così alla crescita economica regionale tramite un circolo virtuoso che, partendo dal sostegno e dagli incentivi della Regione, creerà ricchezza e lavoro”.
Aldo Libri (SUL) ricorda la convinta adesione del SUL al referendum di domenica nonché alla raccolta firme contro la riforma costituzionale e contro l’Italicum. “Il nostro mare è un patrimonio” – afferma Libri – “che andrebbe piuttosto preservato e ‘sfruttato’ in termini sostenibili”. “Nel nostro Paese” – continua – “non esistono né una politica industriale né una ambientale. Ad esempio immaginiamo palazzi pubblici energeticamente efficienti ed auto-sufficienti, grazie all’utilizzo di pannelli fotovoltaici. Inoltre come sindacato non possiamo non segnalare come quello delle rinnovabili sia un settore ad alto tasso occupazionale.”
Anche Lucio Dattola, Arcigay, stigmatizza l’astensionismo, indice di scarsa cultura democratica e di una gravità inaudita quando viene propugnato dal Presidente del Consiglio. “Non possiamo delegare altri nella gestione del nostro territorio” – afferma Dattola – “favorendo così poteri e decisioni che passano sopra le nostre teste. Dobbiamo conservare la ricchezza del nostro Paese per quella che è, e non sperperarla”.
Carmelo Nucera, per Risorgimento Socialista, chiede di fermare le trivelle subito col referendum e di investire in attività alternative e Tramontana (Futuro a Sinistra) si appella ai calabresi affinché si rechino alle urne per il “sì” al fine di affermare così la loro dignità di fronte alle politiche neocolonialiste dei petrolieri.
Per Greenpeace Bruno Giordano ribadisce le posizioni dell’associazione ambientalista. Si parla in particolare di una netta opposizione alla strategia dei governi italiani volta alla diffusione delle trivelle, strategia che parte dal Berlusconi e passando per tutti i governi degli ultimi anni arriva fino a Renzi. Greenpeace rivela che i dati della sicurezza ambientale diffusa dal governo non corrispondono alla realtà: tre piattaforme su quattro non rispetterebbero le regole sull’impatto ambientale. Governo che inoltre si è speso per far fallire la tornata referendaria di domenica prossima. “Gli idrocarburi estratti dal mare italiano” – continua Giordano – “sono pochi e di scarsa qualità e gli impianti di estrazione sono volutamente poco produttivi, in quanto il rallentamento delle operazioni di estrazione permettono agli estrattori di non pagare le royalties, come previsto dalla legge italiana. Ci sono poi delle verità non dette: da una parte va detto che chiudendo gli impianti non si perdono posti di lavoro, dall’altro che il gettito fiscale generato dalle trivelle è nullo.”

Giovanni Nucera, capogruppo “La Sinistra”


domenica 10 aprile 2016

Tavolo tecnico permanente per l’abbattimento delle barriere architettoniche

Venerdì 8 aprile alle ore 17:00 presso il Palazzo della Provincia di Reggio Calabria il consigliere regionale Giovanni Nucera ha incontrato i rappresentanti FISH e FAND, sigle che raccolgono le maggiori associazioni in difesa delle istanze delle persone con disabilità. Con FISH e FAND, sempre disponibili al confronto con le autorità pubbliche, è stato inaugurato un tavolo tecnico aperto e permanente sul tema dell’accessibilità e dell’abbattimento delle barriere architettoniche.

Il confronto con le associazioni contribuirà alla stesura definitiva del progetto di legge “DISPOSIZIONI IN MATERIA DI ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE”, che sarà presentato dall’on. Nucera.
Erano presenti al tavolo l’On. Giovanni Nucera, l’avv. Angelo Marra - dottore di Ricerca in Diritto Civile Università di Reggio Calabria e rappresentante FISH Calabria, Francesca Genovese - consigliere FISH, il Dottor Maurizio Simone - presidente regionale FAND Calabria e vicepresidente provinciale FAND Cosenza, il professore Francesco Barillà - presidente della sezione provinciale FAND di Reggio Calabria, l’architetto Antonio Labate - dottore di ricerca in Pianificazione Territoriale.

Introducendo la riunione, l’on. Nucera ha ricordato come i diritti siano stati la stella polare del suo mandato consiliare presso la regione, dalla battaglia sul reddito minimo alle energie rinnovabili. Ora, afferma Nucera, con i fondi europei sbloccati, abbiamo il dovere di affrontare con serietà un’altra questione di civiltà, ovvero pensare a una Calabria in cui gli edifici sia pubblici che privati siano accessibili pienamente. A tal proposito Nucera chiede un’interlocuzione anche con l’assessore ai lavori pubblici del comune di Reggio Calabria, Angela Marcianò.

L’avvocato Marra (FISH) ha posto diverse questioni. La questione preliminare è che la regione Calabria recepisca la Convenzione ONU sui diritti delle Persone disabili del 2006. Questo porrebbe la nostra regione all’avanguardia, in un campo in continua ridefinizione e che ora ha raggiunto un equilibrio avanzato proprio con la convenzione su citata. Affrontare le barriere architettoniche dal lato dei diritti umani ci fa capire quanto le barriere siano discriminanti e quanto sia necessario normare su tale tema. Altro aspetto evidenziato dall’avv. Marra è che l’accessibilità non è solo un problema delle persone disabili, ma riguarda gli anziani – che ormai costituiscono una parte cospicua della nostra società – e tutti i cittadini che anche temporaneamente si trovano impossibilitati nei movimenti. Perciò bisogna abbandonare gli approcci settoriali legati alla patologia e spostare l’accento invece sulla qualità degli spazi e degli edifici. Un’accessibilità che sia legata quindi all’edificio e non alla persona che accede. In tal senso l’avv. Marra pone l’esempio dei bagni e dei mezzi pubblici, i quali dovrebbero essere tutti accessibili. Sono necessarie a tal fine regole valide sia per i nuovi che per i vecchi edifici, che adottino come unico criterio di valutazione proprio l’accessibilità. Un sistema che abbia come obbiettivo la piena indipendenza dei cittadini disabili e preveda una verifica periodica degli edifici in cui siano coinvolte anche le associazioni di coloro che in prima persona vivono la questione delle barriere architettoniche.

Per FAND, il dott. Maurizio Simone, ribadisce l’urgenza di recepire a livello regionale la convenzione ONU, in quanto già riconosciuta dall’UE e rilevante dal punto di vista dei fondi europei utilizzabili in materia. Bisogna partire dai diritti anche per il tema delle barriere, per evitare tutte le forme di discriminazione diretta o indiretta.
Infatti, afferma il dott. Simone, manca nella progettazione edilizia e urbanistica, la sensibilità nei confronti dell’accessibilità, aspetto che è stato pure confermato dall’Architetto Antonio Labate, dottore di ricerca in Pianificazione Territoriale. Labate indica come possibile soluzione la cosiddetta “Progettazione universale”, ovvero la progettazione e realizzazione di prodotti, ambienti, programmi e servizi utilizzabili da tutte le persone, nella misura più estesa possibile, senza il bisogno di adattamenti o di progettazioni specializzate. La “Progettazione universale” tuttavia non esclude dispositivi di ausilio per particolari gruppi di persone con disabilità, ove siano necessari.

Giovanni Nucera, capogruppo “La Sinistra”




sabato 9 aprile 2016

13 aprile, 11:30, Sala del Palazzo della Provincia RC Conferenza Stampa Referendum sulle trivelle del 17 aprile Salviamo il nostro mare: votiamo “Sì”

Mercoledì 13 aprile, 11:30, Sala del Palazzo della Provincia RC
Conferenza Stampa
Referendum sulle trivelle del 17 aprile
Salviamo il nostro mare: votiamo “Sì”

Il 13 aprile alle 11:30 nella sala del Palazzo della Provincia di Reggio Calabria (Piazza Italia) – in vista del referendum sulle trivelle del 17 aprile con cui si chiede agli elettori di fermare le trivellazioni in mare – terremo una conferenza stampa informativa e di sensibilizzazione a favore del “Sì”. Saranno presenti al tavolo Arturo Bova, presidente della Commissione regionale contro la ’ndrangheta, Lidia Liotta per Legambiente, Bruno Giordano, coordinatore Greenpeace Reggio Calabria, Francesca Panuccio, Comitato delle Associazioni e dei Movimenti Reggini “Vota SÌ per fermare le trivelle”, Aldo Libri, coordinatore provinciale Sindacato Unitario Lavoratori (S.U.L.) Reggio Calabria, Lucio Dattola, Presidente Associazione Arcigay RC “I due mari”. Aderisce, inoltre, al “Sì” referendario e alla conferenza stampa l’Associazione ACU di Reggio Calabria.

La Regione Calabria ha già da tempo resa nota la sua posizione, essendo una tra le nove Regioni che hanno richiesto il Referendum, portando avanti da mesi un’importante battaglia di civiltà ed ecologica insieme ai privati cittadini e alle numerose associazioni presenti sul territorio. Andare a votare e rispondere “Sì” è una dovere morale e civile. L’ambiente in cui viviamo e la salute dei nostri cittadini sono dei beni imprescindibili e soprattutto una preziosa eredità che lasciamo a quanti verranno dopo di noi. Non possiamo consentire che le trivellazioni mettano a serio rischio il Mediterraneo. Abbiamo la responsabilità morale di “avere cura di lasciare un mondo vivibile per le generazioni future” (Jonas).

SALVIAMO IL NOSTRO MARE
VOTIAMO "SÌ"


Giovanni Nucera, capogruppo in Consiglio regionale “La Sinistra”


martedì 22 marzo 2016

Approvare al più presto la legge sul reddito minimo in Consiglio regionale della Calabria

Prendo atto con grande soddisfazione che dopo un anno di lavoro costante e continuo fatto e maturato all’interno di tutto il Consiglio, sia da destra che da sinistra oggi si è arrivati al convincimento della necessità che si vada al più presto all’approvazione della mia proposta di legge  n.19/10^ “Sostegno al reddito in favore di disoccupati, inoccupati e precariamente occupati” presentata lo scorso marzo 2015, come ricordato in un recente contributo dell’onorevole Flora Sculco (Calabria in Rete) e che ha già avuto parere favorevole con voto unanime in III Commissione. A fronte di ciò, non è più rinviabile il Consiglio da me richiesto la cui necessaria conclusine sarà l’approvazione della proposta di legge che porti la Calabria a fare un salto di qualità per diventare una fra le regioni più civili dell’Italia e dell’Europa.”


Giovanni Nucera “La Sinistra”

domenica 10 gennaio 2016

Rosarno: non bastano semplici interventi emergenziali

La recente visita del Presidente Mario Oliverio e dei Consiglieri regionali nella “tendopoli di Rosarno”, che accoglie un numero imprecisato e variabile di immigrati, ha riportato alle cronache quella che da oltre sette anni è l’emblema del degrado e dell’umiliazione della persona, dello sfruttamento del lavoro e della crescita di fenomeni malavitosi, di intolleranza nei confronti di lavoratori che pur rappresentano una reale necessità per tutto il settore ortofrutticolo.
A questo proposito ci ricolleghiamo alla riflessione del Prefetto di Reggio Calabria Claudio Sammartino in un intervento pubblicato oggi sulla stampa locale.
Lo stato di degrado in cui ancora oggi si trova questo sito di raccolta precaria della manodopera agricola, ha giustamente richiamato la sensibilità del Consiglio Regionale ed ha consentito al Presidente Oliverio di annunciare interventi d’emergenza per una somma di 300 mila euro. Non bastano però più semplici interventi emergenziali. In questa sola realtà di Rosarno negli ultimi sette anni sono stati spesi centinaia di migliaia di euro, per lo più gestiti dalle associazioni di volontariato, dalla Caritas e da pochi Comuni, senza riuscire a dare una sistemazione dignitosa ai lavoratori e soprattutto non interrompendo lo stato di “emergenza continua”. Paradossalmente gli interventi mirati fino ad oggi adottati hanno sortito l’effetto di perpetuare le condizioni che fanno sorgere l’emergenza.
Vogliamo richiamare all’attenzione la nostra proposta di legge regionale “Norme per l’accoglienza, l’integrazione sociale, lavorativa e culturale degli immigrati in Calabria” (PL n. 102 ), presentata il primo dicembre dello scorso anno, che soprattutto oggi, di fronte alla situazione che perdura a Rosarno, diventa maggiormente necessaria e urgente. Vogliamo inoltre sollecitare un intervento da parte del Governo nazionale che possa darci i mezzi e gli strumenti per impedire che continui questa situazione disumana e in violazione dei diritti umani. Il Governo nazionale davanti al degrado più totale in cui versano più di un migliaio di persone non può più voltarsi dall’altra parte.
Riteniamo doveroso fare, a fronte di questa situazione, una riflessione politica complessa che richiede la presenza al tavolo di concertazione degli interventi relativi ai problemi di alloggiamento ed accoglienza dei lavoratori stagionali, anche i produttori, i datori di lavoro e le associazioni di categoria, la cui partecipazione farebbe emergere la parte sana dei datori di lavoro e porterebbe ad isolare gli sfruttatori di manodopera e gli evasori fiscali.
Riteniamo strutturale, al fine di ripristinare condizioni di vita e di lavoro dignitose declinate nella cornice delle più basilari norme di convivenza civile e sociale, una dura battaglia a contrasto del lavoro nero, dello sfruttamento e dell’illegalità diffusa.
Necessario intervenire, creare o rafforzare i collegamenti pubblici e di circolazione intercomunale, affinché portino i lavoratori nelle campagne contrastando il sistema di organizzazione del caporalato gestito dalla criminalità.
Intervenire sui cosiddetti aiuti “normali” nel campo sociale, sanitario e scolastico servirebbero alla lunga a creare le condizioni di civile convivenza e di sana economia con una ricaduta benefica anche in termini economici.
Esempi di buone pratiche già esistono, una per tutte, conosciuta e portata ad esempio a livello europeo, quella del Comune di Riace, dove l’inserimento produttivo accompagnato al sostegno alle famiglie, alle donne e ai bambini, ha fatto rinascere un Comune che sembrava destinato a scomparire.
Intervenire strutturalmente sul processo produttivo e sulle politiche di incentivo agli affitti sociali è, a nostro avviso, l’unica garanzia per vedere scomparire “tendopoli e baraccopoli” e sottrarre dalla precarietà e dall’anonimato centinaia di lavoratori che ogni anno sono costretti a vivere in condizioni disumane in veri e propri lager.
Ma per fare tutto questo, per invertire la direzione, ci vogliono non solo risorse economiche ma anche decisioni coraggiose e non solo da parte della politica.
Giovanni Nucera, consigliere regionale e capogruppo “La Sinistra”