Qualcosa
nella sanità calabrese comincia a muoversi e l’impegno preso con il nostro
elettorato di porre fine all’agonia della nostra sanità – voluta da chi ha
scelto la mobilità passiva e la riduzione dei posti letto come un dato
immodificabile – comincia a dare i suoi primi frutti.
La recentissima consegna del
secondo lotto del nuovo presidio ospedaliero Morelli, la proroga dei
contratti per 20 precari tra biologi ed operatori del Centro Trapianti di
Reggio Calabria – risultato ottenuto grazie anche all’impegno del Presidente Mario
Oliverio e di Enzo Sidari – sono segnali
importanti e rappresentano l’avvio di una fase di rinnovato impegno che
speriamo possa continuare con il nuovo commissario dell’azienda
ospedaliera “Bianchi Melacrino Morelli” di Reggio Calabria, Frank
Bendetto, che non deve essere lasciato
solo nella delicata riorganizzazione della struttura sanitaria, soprattutto in considerazione della situazione
complicata in cui versa l’Azienda Ospedaliera reggina.
Questa è la strada
maestra per una sanità efficiente e di
qualità, in grado di rispondere alle esigenze del malato e che dobbiamo
continuare a percorrere per dare risposte urgenti e concrete ai cittadini.
A partire dal polo di
Cardiochirugia dell’Azienda Ospedaliera Melacrino Morelli la cui attivazione è
attesa da anni, e per la quale risorse pubbliche ingentissime sono state già
spese e la Corte dei Conti ne ha segnalato il dispendio.
Sappiamo benissimo che
occorrono i tempi necessari visto che aprire una cardiochirurgia non è come
attivare un normale reparto ospedaliero. Tuttavia non vogliamo che il tutto sia
lasciato nel vago e chiediamo tempi certi, documenti dettagliati e una
programmazione precisa che non lasci nulla al caso, affinché anche Reggio Calabria possa
avere la sua cardiochirurgia pubblica,
con una dotazione di venti posti letto.
La questione sanità in
Calabria non è più rinviabile. Ogni
giorno aumentano le persone che non possono più permettersi cure e
medicine per povertà e – contemporaneamente – la passata riorganizzazione
sanitaria, con i tagli ai posti letto e personale non più sostituito da anni,
ha portato a liste di attesa vergognose.
Gli operatori sanitari
calabresi, sono costretti a carichi di lavoro pesanti, turni stressanti,
prolungamenti di orario per garantire un minimo di assistenza e
contemporaneamente sono stati e vengono tuttora trattati da vagabondi.
È necessario un riassetto
organizzativo che salvaguardi l’erogazione dei servizi essenziali e una
maggiore facilità di accesso in modo uniforme in tutto il territorio.
Rilanciamo, rammentando
la nostra denuncia sulle drammatiche condizioni dell’attuale Pronto Soccorso,
la nostra proposta per la creazione di un reparto di primo intervento presso le
strutture del Morelli che sopperisca al sovraccarico del vecchio presidio,
consentendo così di rispondere tempestivamente alle necessità di chi ne avesse bisogno
e aprendo la strada a nuove assunzioni.
Chiediamo che la politica
faccia le sue scelte ascoltando i territori e coinvolgendo maggiormente gli
operatori, vera primaria risorsa del sistema, e degli Enti Locali territoriali,
per rispondere prima e meglio alle esigenze poste dai malati e da chi nella
sanità dà il suo contributo quotidiano di idee e di lavoro.
On.le Giovanni Nucera, consigliere regionale e capogruppo
La Sinistra