martedì 25 agosto 2015

Per una Buona Scuola davvero come luogo di formazione di cittadini democratici.


Inserito nell’ordine del giorno del prossimo Consiglio regionale del 31 agosto la Mozione n. 39/10^ a firma del Consigliere e capogruppo de La Sinistra, Giovanni Nucera, sull’incostituzionalità della legge statale n. 107 recante: “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative e vigenti”, con la quale s’impegna il Presidente Oliverio e la Giunta regionale a sollevare la questione di legittimità sulla norma.
Su questa iniziativa registriamo con soddisfazione un’ampia convergenza delle Istituzioni nonché di molti consiglieri del Consiglio regionale, da Flora Sculco di Calabria in rete ad Alessandro Nicolò di Forza Italia.
Prossimo appuntamento venerdì 28 agosto alle 17:00 al Grand Hotel Lamezia dove si terrà l’incontro con il corpo docente, i precari, i rappresentati del settore e con tutti coloro che intendono partecipare alla mobilitazione permanente contro la riforma Renzi della scuola.

Una Buona Scuola – non quella renziana – può cambiare il destino di una intera nazione. Per questo motivo non dobbiamo perdere l’occasione di costruire insieme a chi la scuola la vive ogni giorno una Scuola come luogo di formazione di cittadini democratici. 

sabato 22 agosto 2015

Insieme ai lavoratori e alle lavoratrici del porto di Gioia Tauro

Ho ritenuto doveroso essere presente oggi, 22 agosto, alla manifestazione indetta dal Coordinamento Portuali SUL Gioia Tauro per rilanciare l’attenzione sulla situazione del Porto di Gioia Tauro.
Quello che sta avvenendo a tanti lavoratori e lavoratrici non può essere accettato e fatto passare così in sordina, ma deve rimanere alta l’attenzione dell’opinione pubblica.
Per questo motivo oggi siamo stati insieme ai tanti lavoratori del porto di Gioia Tauro che, nonostante i diversi proclami di sviluppo sciorinati in periodo elettorale sta vedendo progressivamente diminuire le attività che lo avevano portato ad essere il primo porto del Mediterraneo.
Trecentocinquanta lavoratori vengono messi in cassa integrazione senza possibilità di riassorbimento. Si tratta di un numero abnorme su cui si abbatte la mannaia della crisi e della disperazione per tante famiglie.
Non gira intorno alla questione Giuseppe Gentile, segretario regionale della categoria pubblico impiego del Sindacato unitario dei lavoratori: “La cassa integrazione per questi lavoratori è l’anticamera del licenziamento, se la situazione continua così. Già molti i posti di lavoro persi a cui si aggiungono queste altre cifre e la grave preoccupazione per il continuo depauperamento di un tessuto sociale che non è più in grado di sopportare questa grave crisi.”
A queste famiglie va la nostra solidarietà e sosteniamo l’appello lanciato oggi dal segretario nazionale SUL Antonio Pronestì: “La questione del porto di Gioia Tauro continua, purtroppo, a essere urgente e si sta perdendo ogni speranza di restituire il lavoro e quindi di dare una prospettiva per il futuro a tanti nostri concittadini e a questa importante struttura che si trova in un punto strategico del Mediterraneo, ma sottomessa da vent’anni di monopolio del terminalista MCT e dalla mono-attività cui è costretta.”
Un altro segnale allarmante arriva in questi giorni: a Gioia Tauro verrà tagliato un servizio di contenitori tra l’Asia e il Nord Europa, fino ad oggi circolante tramite il porto calabrese. Un’altra, l’ennesima riduzione del lavoro e dei traffici commerciali.
Chiediamo al Presidente Oliverio una maggiore attenzione politica e auspichiamo che venga fissata al più presto la data per una seduta del Consiglio regionale dedicata a un piano di rilancio e di sviluppo del Porto – oggi in ginocchio – e delle sue attività mercantili.
Tutte le Istituzioni calabresi siano unite nel chiedere al Governo nazionale un investimento per il porto di Gioia Tauro che sia economico e strategico. Oltre la Zesi cui tempi di realizzazione però non coincidono con i tempi a disposizione del porto – riteniamo preliminare la realizzazione di infrastrutture che favoriscano uno sviluppo intermodale e che permettano al porto gioiese di confrontarsi con i maggior porti europei. Tra le infrastrutture imprescindibili c’è la creazione di un collegamento ferroviario che permetta ai container non solo attività di trasbordo da una nave all’altra ma anche l’implementazione dell’attività di smistamento delle merci e del loro passaggio dalle navi ai treni.


Giovanni Nucera, Consigliere regionale de La Sinistra.


lunedì 3 agosto 2015

"La buona scuola": Regione sollevi questione di legittimità costituzionale su norma

Recentemente il Consiglio regionale pugliese ha approvato all’unanimità una mozione affinché sia adita la Corte costituzionale sulla legge “La Buona Scuola”. Di concerto con il movimento dei docenti calabresi e sentiti tutti i sindacati, presenterò una mozione in Consiglio regionale della Calabria con la quale s’impegna il Presidente Oliverio e la Giunta regionale a sollevare la questione di legittimità sulla norma in questione.
La controriforma scolastica, ovvero la cosiddetta “Buona Scuola” voluta dal governo Renzi e approvata dal Parlamento il 2 luglio scorso ha inserito odiosi elementi gerarchici all’interno della scuola, quella istituzione che fino ad oggi, nonostante le difficoltà economiche, si è sempre sviluppata, nel solco della Costituzione, come luogo di formazione di cittadini democratici.
La figura del superpreside andrà a incidere notevolmente sull’autonomia dei singoli docenti che vivranno nel timore costante di dover assecondare il dirigente, quando invece la Costituzione all’Articolo 33 afferma la libertà d’insegnamento. Ricordiamo che una scuola libera è un diritto e non una concessione dello Stato.
Inoltre – sacrificato questo principio di democraticità per un falso mito di efficienza e produttività, che nei fatti  non si traduce in un sostegno al merito degli studenti e dei docenti – il provvedimento non ha previsto un piano pluriennale per la stabilizzazione dei precari che nella maggior parte dei casi sono docenti che da anni svolgono un ruolo fondamentale nella nostra scuola. Peraltro in questa riforma non si spende nemmeno una parola per il diritto allo studio e contro la dispersione scolastica.
Una Buona Scuola – non quella renziana – può cambiare il destino di una intera nazione. Per questo motivo esprimo solidarietà a tutto il mondo della scuola che si trova a subire, dopo anni di continuo depauperamento delle risorse, anche un intervento di riforma che invade perfino materie del Contratto nazionale di lavoro. Le legittime richieste di dialogo del mondo della scuola si sono scontrate con un governo sordo che dimostra di essere decontestualizzato e talmente lontano dalla scuola reale da preferire un esercizio di forza muscolare perdendo un’occasione storica di riformare la scuola insieme a chi la scuola la vive ogni giorno.


Giovanni Nucera, consigliere regionale  capogruppo de La Sinistra