mercoledì 24 dicembre 2014

Primarie anche a Villa San Giovanni.

SEL non può che condividere a pieno la posizione assunta da Sebi Romeo e dalla segreteria provinciale del PD che propongono, in vista della prossima tornata elettorale per il rinnovo del Consiglio comunale di centri come Gioia Tauro, Polistena, Siderno, le primarie – baluardo di democrazia – per la scelta dei candidati a sindaco. Le primarie sono e rimangono uno strumento irrinunciabile di democraticità iscritto nel DNA di SEL, che garantisce condivisione, partecipazione e accorcia le distanze tra la politica astratta e i cittadini, nella direzione di un Centrosinistra plurale e inclusivo. L’esperienza delle primarie per la designazione del candidato sindaco di Reggio Calabria degli scorsi, accolta con entusiasmo da oltre 18 mila votanti, ha dimostrato come questo strumento di partecipazione politica tracci la strada giusta per una Sinistra rinnovata e per una nuova stagione politica. Le primarie a Reggio Calabria hanno dimostrato che valori come democrazia, partecipazione, onestà e legalità possano essere criteri regolativi della nostra vita civile e politica. I tempi sono maturi e la sensibilità delle soggettività politiche è cambiata. SEL si auspica e chiede al PD che questo strumento venga applicato – nei tempi e nelle modalità scelte a Polistena, Siderno e Gioia Tauro – anche per la designazione del candidato sindaco a Villa San Giovanni, dove ci si appresta al rinnovo del Consiglio comunale. Riteniamo fondamentale un aperto confronto con i cittadini di Villa su tematiche che li toccano da vicino: legalità, trasparenza, lavoro, servizi sociali, perché non è più il tempo delle deleghe in bianco, ma il tempo delle scelte consapevoli.


Giovanni Nucera, Consigliere regionale La Sinistra

mercoledì 17 dicembre 2014

Lettera aperta al Presidente della Regione Calabria On. Mario Oliverio: questione Sanità

AL PRESIDENTE DELLA REGIONE CALABRIA
On. MARIO OLIVERIO
CATANZARO
Agli Organi di Stampa

Presidente,
la grave situazione in cui versa la sanità in Calabria richiede un impegno di non poco conto alla nuova Amministrazione.
La gestione dissennata di questi anni dei manager della destra ha notevolmente abbassato i livelli di tutela e di sicurezza sanitaria per i cittadini della  Calabria e di Reggio Calabria in particolare.
Tra gli ultimi atti di maggiore gravità, mi corre l’obbligo di segnalare la delibera n. 1594 del 20 novembre 2014 dell’Azienda Ospedaliera di Reggio Calabria, fatta a soli tre giorni dalle elezioni, con la quale si stabilisce sostanzialmente la chiusura del Laboratorio di analisi cliniche operante presso l’Ospedale Morelli, con il pretesto di voler assegnare  “al CTMO (Centro Trapianti Midollo Osseo) l’intero primo piano del presidio Morelli (blocco C  lato monte)”. Anche se  il Laboratorio non viene mai menzionato nella citata delibera, nei fatti si finge di non sapere  che  il Laboratorio occupa proprio i locali del primo piano blocco C lato monte del presidio ospedaliero Morelli.
È evidente che il problema non è il CTMO, che è una struttura di eccellenza tra le poche di cui dispone la sanità reggina. Un patrimonio prezioso di competenze, conoscenze, ricerca e professionalità che va fortemente promosso e valorizzato, favorendone l’ampliamento delle strutture e  dei servizi e la realizzazione della sede operativa della Cell-Factory.  
Tutto ciò comunque non è incompatibile con il mantenimento ed il potenziamento del Laboratorio di analisi cliniche del presidio Morelli  che è tra i più efficienti esistenti nella città di Reggio, la cui chiusura priverebbe i cittadini di un servizio fondamentale, con un grave danno economico alla sanità pubblica.
A tal proposito, occorre ricordare che il Laboratorio di analisi dell’Ospedale Morelli svolge giornalmente un’attività meritoria e riconosciuta da tutti,  tant’è vero che i prelievi dall’esterno effettuati al Morelli  sono addirittura in numero maggiore di quelli effettuati ai Riuniti e superano di gran lunga oltre 10.000 (diecimila) prestazioni all’anno.
Inoltre, questa struttura  opera anche al servizio dei reparti di degenza dell’Ospedale Morelli che ricevono anche urgenze dal Pronto Soccorso; la sua chiusura  potrebbe addirittura preludere alla chiusura dell’intero presidio.
L’una cosa non deve escludere l’altra.
Anzi al contrario. Nel presidio ospedaliero Morelli, che risulta largamente sottoutilizzato, si può tranquillamente ampliare il CTMO senza chiudere il Laboratorio di analisi .
Il presidio ospedaliero Morelli può ospitare queste e anche altre strutture qualificanti. E tra  esse riteniamo di fondamentale importanza l’istituzione, che chiediamo con forza da tempo, di un pronto soccorso di primo livello per rispondere alle necessità sanitarie in particolare della zona sud della città.

Pertanto, si chiede di voler intervenire subito per revocare  e/o annullare la delibera n. 1594 del 20 novembre 2014 con la quale nei fatti si vuole chiudere il Laboratorio di analisi che invece deve tornare ad avere la sua completa autonomia con la riattribuzione del profilo di Unità Operativa Complessa, com’è sempre stato fin dalla sua creazione negli anni ’70, quando è sorto l’Ospedale Morelli.
Inoltre, ritengo opportuno porre con immediatezza la questione più generale di un ripensamento sulla governance della sanità nella città  e nella provincia di Reggio Calabria.
In questo contesto va ridefinito il ruolo che compete all’Ospedale Morelli, il cui progetto dovrà essere completato appaltando al più presto i lavori per il nuovo padiglione e per le piscine. Ciò significa che l’Ospedale Morelli dovrà essere completato in tutti i suoi reparti con la realizzazione dei 144 posti letto previsti e con l’istituzione di un pronto soccorso di primo intervento per rispondere alle necessità sanitarie, in particolare della zona sud della città, che ha una popolazione che supera ormai gli 80.000 abitanti.
Su tutte queste questioni chiedo un tuo autorevole intervento per difendere la Sanità Pubblica e l’Ospedale Morelli e per impedire che si realizzi uno scippo che non risponde agli interessi dei cittadini.

Reggio Calabria, 16-12-2014
IL CONSIGLIERE REGIONALE  “La Sinistra con speranza" Giovanni Nucera


venerdì 21 novembre 2014

Arturo Scotto, Capogruppo alla Camera di SEL chiude la campagna per le Regionali 2014

Arturo Scotto, accompagnato dal coordinatore regionale di Sel Mario Melfi, chiude la campagna elettorale per le Regionali 2014 a Reggio Calabria al posto di Nichi Vendola, convocato da Renzi sull’emergenza ambiente. All’incontro con gli elettori e le elettrici hanno partecipato i candidati consiglieri della lista La SINISTRA con speranza per la Circoscrizione Sud Giovanni Nucera, Lorenzo Fascì e Patrizia Labate. Ed è proprio su questa lista che battono sia Arturo Scotto che Mario Melfi. «Chiediamo scusa a Scotto se venendo in Calabria non ha visto il simbolo di Sel, ma noi abbiamo deciso di percorrere una strada di responsabilità e vogliamo andare oltre Sel per costruire una Sinistra unita e dialogante, aperta alla società civile e a tutte le forze buone della Sinistra. Per una battaglia che vinceremo e che continueremo dopo le elezioni. Abbiamo scelto una via diversa, una via più razionale e convincente per risolvere le ataviche dicotomie che attanagliano la Calabria.  Un progetto di Sinistra per cambiare questa Calabria con 24 candidati alla pari in 3 circoscrizioni, che hanno facce pulite, trasparenti e con una politica che torna ad essere Servizio alla gente.» Per Gianni Nucera l’Italia può superare la crisi solo se si riparte dal Sud. E come? Innanzitutto spendendo in programmi efficienti i Fondi Europei. «Inammissibile che la Calabria abbia rimandato indietro un miliardo di euro di fondi comunitari». Il candidato consigliere La SINISTRA e vicepresidente dell’Amministrazione provinciale, coglie l’occasione per ricordare le battaglie fatte in Consiglio provinciale, contro la centrale a carbone, la riapertura del carcere d’eccellenza di Laureana, per l’Hospice “Via delle Stelle”. «Lo stesso impegno sarà messo anche alla Regione per una rinascita della nostra terra che richiede interventi ordinari e straordinari e con una rappresentanza di governo». Le parole di Melfi sono riprese da Scotto che ringrazia prima di tutto per il coraggio e la responsabilità dimostrata da questa lista: «Siamo qui perché non ne possiamo più di Scopelliti e del suo modello di politica che ha devastato le coscienze e l’ha trasformata da servizio alle persone in merce di scambio e clientela. Siamo qui perché la Calabria e l’Italia ha bisogno di una forza realmente a Sinistra, ma che assuma funzioni di governo per arginare populismi e distorsioni razziste, che riporti nel dibattito politico il Mezzogiorno». «Affidabilità, competenza, credibilità» queste le tre parole chiave di Patrizia Labate per la sua campagna elettorale per ricucire il rapporto tra la politica e i cittadini. Per Lorenzo Fascì, segretario dei Comunisti Italiani «guardiamo al dopo, al futuro e in una sola parola per questa terra al lavoro e alla stabilizzazione del lavoro precario, senza cui la Calabria non potrà sperare di risorgere dalle ceneri in cui la precedente Amministrazione ci ha lasciato».














martedì 18 novembre 2014

Vendola ritorna in Calabria

Dopo il tour nel cosentino e nel catanzarese, giovedì 20 novembre, il leader di SEL sarà nel reggino. Accompagnato dal Coordinatore SEL Calabria, Mario Melfi, e dal Consigliere provinciale Gianni Nucera, Vendola s’incontrerà alle 12:00 con il Sindaco Giuseppe Falcomatà. La visita al Palazzo della Città non è solo dettata da motivazioni politiche ma anche da un’antica amicizia e dall’affetto che legava Vendola a Italo Falcomatà. Alle 16:00 seguirà nella sala multimediale del Palazzo della Provincia di Reggio Calabria un incontro dei candidati reggini al Consiglio Regionale – Lorenzo Fascì, Patrizia Labate, Gianni Nucera – con gli elettori e le elettrici di Reggio Calabria. Vendola terminerà gli appuntamenti con la cittadinanza di Siderno e i candidati della fascia ionica Domenico Panetta, Romina Leotta, Giuseppe Longo e Rosario Rocca. Mario Melfi nel comunicato stampa ha espresso parole di ringraziamento per Nichi Vendola che ancora una volta mostra attenzione per la terra calabrese. Il coordinatore di Sel Calabria ha rimarcato altresì quanto è stato fatto da Vendola come Presidente della Regione Puglia. Il nostro impegno sarà quello per la Nuova Calabria di imitare bene il modello Puglia a partire dall’utilizzo dei Fondi Comunitari 2014-2020.




domenica 16 novembre 2014

La SINISTRA punta sui giovani!

Punta sui giovani Gianni Nucera, La SINISTRA con speranza, e sul tema fondamentale del lavoro. Nella serata – si  legge in una nota – dedicata a questi temi è toccato a Stefania Pedà – già candidata per SEL al Comune di Reggio Calabria – affrontare il tema, riuscendo a dare a un pubblico di giovani e meno giovani molto attento e sensibile a questo tema, elementi importanti sia sulla necessità di utilizzare al massimo i fondi europei che di creare una forte sinergia tra la Regione e i Comuni per adottare misure di aiuto allo sviluppo. Stefania Pedà ha affrontato in particolare il tema “Garanzia Giovani”, il piano europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile. Con questo obiettivo sono stati previsti finanziamenti per i Paesi Membri con tassi di disoccupazione superiore al 25% da investire in politiche attive di orientamento, istruzione e formazione, inserimento al lavoro, a sostegno dei giovani tra i 15 e i 29 anni. Con la Raccomandazione europea del 22 aprile 2013, il Consiglio dell’Unione Europea ha individuato le finalità del Piano: “garantire ai giovani un’offerta qualitativamente valida di lavoro, di proseguimento agli studi, di apprendistato o di tirocinio o altra misura di formazione entro quattro mesi dall’inizio della disoccupazione o dall’uscita dal sistema di istruzione formale”. Tale obiettivo deve essere perseguito con azioni dirette ai giovani che si ramifichino nelle cinque macroaree individuate dalla stesse UE: Formazione, Servizio Civile, Accompagnamento per l’inserimento nel mondo del lavoro e in forme di apprendistato, Promozione di tirocini, Sostegno all’autoimpiego. L’Italia ha ottenuto un finanziamento di 1,5 miliardi di euro. La Struttura di Missione, istituita presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, in condivisione con le Regioni e le Province Autonome ha definito il Piano di attuazione italiano della Garanzia per i Giovani. Alla Calabria sono stati assegnati 67.668.432 euro per attuare il piano regionale. Ingenti risorse sono state destinate a: bonus occupazionali, apprendistato, tirocini. Ma i giovani calabresi non hanno usufruito nulla di tutto ciò. La Calabria con Garanzia Giovani, nonostante le raccomandazioni europee, non ha attivato i servizi relativi al Servizio Civile e al supporto per l’autoimpiego. Ma ciò che è peggio è che anche i servizi attivati non hanno funzionato correttamente. Per Gianni Nucera: “Sono state migliaia le adesioni/registrazioni al portale, ma alle stesse non è seguito un altrettanto elevato numero di colloqui. Anzi, i colloqui sono stati pari a zero, salvo qualcuno di mero orientamento. La Calabria non merita le persone che fino ad ora hanno mal gestito i finanziamenti. La questione va posta uscendo dalle logiche clientelari ma anche alzando al massimo il livello di attenzione sulla legalità e trasparenza nella spesa degli Enti, in particolare della Regione Calabria, perché lasciare gestire le risorse per lo sviluppo e l’occupazione alla criminalità e alla corruzione equivale a rubare il futuro dei giovani e condannare la nostra terra ad un declino senza ritorno.”



mercoledì 12 novembre 2014

14 novembre 18:30 segreteria politica La Sinistra, corso Garibaldi: dibattito su Garanzia Giovani, disoccupazione e lavoro, criticità e soluzioni

Si invitano i cittadini e la Stampa a partecipare alla conferenza-dibattito che si terrà venerdì 14 novembre alle 18:30 presso la segreteria politica La SINISTRA con speranza sul corso Garibaldi, accanto alla libreria Ave. L’incontro verterà sull’importante tema della disoccupazione giovanile.  Relazionerà Stefania Pedà, avvocato e candidata Sel alle precedenti elezioni amministrative, che chiarirà cosa sia il progetto Garanzia Giovani e proporrà soluzioni affinché i Fondi comunitari possano essere inseriti all’interno di un circuito virtuoso, in grado di offrire ai giovani un inserimento lavorativo, nelle forme contrattuali previste dal programma. Modererà il dibattito Pino Rotta, direttore della rivista di scienze sociali Helios Magazine, concluderà l’incontro Giovanni Nucera, Vicepresidente dell’Amministrazione provinciale e candidato consigliere nella lista La SINISTRA con speranza, “Cambiamo la Calabria”. Interverrà il nostro Sindaco Giuseppe Falcomatà.


La nostra migliore gioventù calabrese è dilaniata da una disoccupazione che ha raggiunto livelli allarmanti.  Siamo al 43%, un giovane su tre non ha lavoro e fatica a inserirsi nel mercato. Le stesse recenti dichiarazioni di Delrio, che minacciano di togliere i Fondi destinati al progetto Garanzia Giovani, dimostrano che il Ministro non conosce la Calabria e non crede nel cambiamento. Non sono i fondi a dover essere tolti ma bisogna destituire una classe politica incapace di pianificare e progettare a livello regionale. Cambiando questo modello fallimentare la Calabria può diventare virtuosa e ha il diritto di gestire il proprio futuro.

venerdì 7 novembre 2014

Conferenza, Nucera propone sostegno all'Hospice da parte della Provincia, Ente di cui ricopre la carica di Vicepresidente.

Un incontro importante su un tema delicato alla Provincia tra gli operatori dell’Hospice “Via delle Stelle” e le Istituzioni durante la conferenza stampa a cui hanno partecipato Giovanni Nucera, vicepresidente dell’amministrazione provinciale – che ha promosso e voluto questo incontro – e l’assessore Eduardo Lamberti Castronuovo. La conferenza è stata introdotta e coordinata da Pino Rotta, direttore della rivista di studi sociali Helios Magazine.

Tre punti sostanziali su cui è stato formalizzato l’impegno della Provincia.
La Provincia sosterrà un intervento finanziario affinché possano essere corrisposte le ultime mensilità arretrate ai lavoratori dell’Hospice. Altro punto, si è deciso di istituire una commissione a fini conoscitivi per capire e fare chiarezza sulla situazione amministrativa dell’Hospice “Via delle Stelle”. L’intervento finanziario a sostegno dell’Hospice può dare sollievo in questa situazione di crisi, ma l’obiettivo è arrivare a una risoluzione definitiva che consenta di continuare senza interruzioni quest’alta opera di servizio prestata ai malati e alle loro famiglie. Per raggiungere questo obiettivo è fissato per questa sera un incontro con il Ministro della Sanità Lorenzin a cui verrà sottoposta la questione e le sarà chiesto l’impegno a contenere la spendig review affinché la struttura non debba essere soggetta ad altre penalizzazioni, e l’erogazione mensile delle spettanza da parte dell'ASP. Da parte degli operatori dell’Hospice “Via delle Stelle”, presenti all’incontro, si registra la richiesta, ben accetta sia dal consigliere Nucera che dall'assessore Lamberti, di eleggere per via democratica delle rappresentanze in seno al CDA della Fondazione.

Concordi sia il consigliere Nucera che l’assessore Lamberti: «il diritto dei lavoratori è sacrosanto e va tutelato, ma c’è un diritto assolutamente inalienabile e prioritario su tutto ed è il diritto del malato e della persona che non può essere soggetto a logiche clientelari.» «La Provincia s’impegna a sostenere l’istanza di finanziamento e a fare luce e chiarezza sui nodi economici e amministrativi che gravano su una struttura, la cui importanza non è solo sanitaria ma soprattutto etica. È un dovere civile a cui non resteremo sordi. I malati inguaribili, ma non incurabili  sono una minoranza sociale, debole, che necessita di promozione e assistenza. Sono malati che non hanno bisogno di complessi procedimenti diagnostici ma di elevata “intensità assistenziale” e competenze specialistiche. Assistenza da rivolgere anche a loro famiglie, soggetti agenti chiamati in prima persona nella relazione di cura e che non possono essere lasciati soli.» Dopo i numerosi interventi degli stessi operatori dell'Hospice, conclude così Giovanni Nucera, vicepresidente dell’Amministrazione provinciale, che ha sottoposto al Presidente della Provincia Raffa il sostegno finanziario immediato per gli stipendi arretrati.



domenica 2 novembre 2014

Giovanni Nucera, La SINISTRA con speranza, cambiamo la Calabria, presentata la candidatura come consigliere alla Regione.

«Grande responsabilità e fortissimo impegno per la lista “Per Cambiare la Calabria-LA SINISTRA con Speranza”, e un nuovo simbolo che racchiude diverse esperienze vissute a sinistra: SEL, Comunisti Italiani, Italia dei Valori, l’associazione politica Essere di Sinistra, Sinistra in Movimento, l’Arci ed un Movimento Cattolico reggino.» Apre la presentazione della candidatura a consigliere di Giovanni Nucera per le regionali del 23 novembre Mario Melfi, coordinatore regionale di Sel, a cui ha partecipato anche Francesco Barretta, segretario provinciale di Crotone per Sinistra Ecologia e Libertà e Assessore alle attività produttive: «Un onore» – dice Melfi – «ma anche un dovere essere qui con voi. Sel ha raggiunto un buon risultato nelle precedenti elezioni comunali, considerando che sul lavoro e sull’impegno di tanti nel partito sono pesate prese di posizioni fuori da ogni logica e personalismi che hanno penalizzato i nostri candidati. Sel non ha preso il consigliere in Comune solo per una manciata di voti. E tuttavia su Reggio Calabria finalmente spira il vento di una nuova primavera con il sindaco Giuseppe Falcomatà, e Sel è pronta a contribuire con le sue migliori risorse» afferma Melfi facendo un veloce passaggio sul risultato delle comunali di pochi giorni fa che registra per SEL quasi 1700 preferenze nonostante l’indebolimento che liste personalistiche hanno contribuito a creare. Ma continua: «Siamo pronti per la Regione con le nostre risorse umane, i nostri candidati, Giovanni Nucera, di cui si presenta la candidatura, Patrizia Labate che con la sua competenza arricchisce la nostra lista, e tutti gli altri, professionisti e persone perbene.» Per Patrizia Labate l’impegno civile e politico è imprescindibile per portare a un rinnovamento. È ora di cambiare e approntare una politica all’insegna del dialogo. Per Gianni Nucera «Ci spenderemo con lo stesso impegno espresso in Consiglio provinciale che ha portato a opposizioni e importanti lotte, come quella contro la centrale a carbone della quale si sono susseguiti diversi ordini del giorno. Ma il rinnovamento, oltre alla salvaguardia del territorio, alla sua bonifica e messa in sicurezza, oltre alla valorizzazione di ciò che già abbiamo e la costituzione delle infrastrutture necessarie e mancanti, non può che passare per i giovani e la lotta alla disoccupazione, e quindi il lavoro: priorità tra le priorità. La Calabria non può più permettersi di rimandare i fondi europei indietro, ma bisogna pianificare e programmare indirizzando i fondi FERS soprattutto nei settori dell’occupazione, della tutela dell’ambiente, dell’inclusione sociale e della lotta alla povertà, per risorgere dalle macerie economiche, sociali e culturali che la destra ci ha colpevolmente lasciato in eredità. La Calabria è pronta al cambiamento, così come il nostro Comune ha dimostrato con la scelta del nuovo sindaco.


Lunedì 03 novembre sarà in Calabria per sostenere la lista il Vicepresidente della Regione Lazio on. Massimiliano Smeriglio e coordinatore nazionale organizzativo di SEL. Sabato 8 e Domenica 9, accompagnato dal coordinatore SEL Calabria, ritornerà in Calabria Nichi Vendola che arriverà a Reggio il prossimo 15 novembre a sostenere i nostri candidati. Oltre Vendola e Smeriglio arriveranno in Calabria altri autorevoli esponenti.
















giovedì 30 ottobre 2014

Presentazione candidatura Giovanni Nucera con La Sinistra con Speranza, Cambiamo la Calabria, sabato primo novembre alle 18:30 presso segreteria politica Sel, corso Garibaldi, accanto libreri Ave

Si invita la Stampa, gli operatori della comunicazione e tutti i simpatizzanti alla presentazione della candidatura al Consiglio Regionale di Giovanni Nucera (Collegio Sud) con la lista La Sinistra con Speranza, “cambiamo la Calabria” che si terrà sabato primo novembre alle 18:30 presso la segreteria politica di Sel sul corso Garibaldi di Reggio Calabria, accanto alla libreria Ave. Interverranno Gianni Speranza, sindaco di Lamezia Terme, e Mario Melfi, segretario regionale Sel. Tra le priorità del nostro programma l’occupazione. Con il 43% di disoccupazione giovanile il nostro impegno è quello di creare lavoro e offrire un nuovo modello di sviluppo che bandisce la cementificazione degli ultimi anni per concentrarsi invece sulle infrastrutture necessarie e mancanti. Tre generazioni sono state marginalizzate dal mercato del lavoro e a loro dobbiamo offrire occupazione, guardiamo al modello virtuoso della Puglia di Nichi Vendola. Fondamentale utilizzare i fondi FERS soprattutto nei settori quindi dell’occupazione, della tutela dell’ambiente e dell’inclusione sociale e lotta alla povertà.

Giovanni Nucera, Vicepresidente del Consiglio provinciale Reggio Calabria.



   

giovedì 23 ottobre 2014

Parere Mise, Ermete Realacci, speranza per la Calabria

Non possiamo che accogliere con favore le parole di Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera, in merito alla risposta del Mise alla sua interrogazione sulla costruenda centrale a carbone di Saline Joniche: «C’è spazio per fermare da subito l’anacronistico e antieconomico progetto di realizzare una centrale a carbone nel comune di Montebello Jonico. Un progetto vecchio che non ha più senso». Sono ormai anni che Sel si batte contro la costruzione di questa ennesima cattedrale nel deserto, di cui non si ravvede né il bisogno né il senso. Risale allo scorso 19 giugno la richiesta da parte di alcuni gruppi consiliari, tra cui Sel, della convocazione straordinaria del Consiglio provinciale per assumere determinazioni urgenti contro la realizzazione della centrale a carbone di Saline Joniche e per chiarire una volta per tutte l’atteggiamento contraddittorio assunto dal Presidente Raffa, il quale il quattro marzo scorso, durante la seconda conferenza dei servizi presso la Capitaneria di Porto, ha disatteso la ferma ed esplicita contrarietà alla realizzazione dell’impianto Sei-Repower, ratificato anche con atti formali, sia dall’attuale che dalla precedente giunta. Solo un anno fa, il 28 maggio 2013, il Consiglio Provinciale approvava all’unanimità una mozione presentata dal vicepresidente e capogruppo Sel Giovanni Nucera esprimente parere negativo contro lo scellerato progetto della SEI-Repower. Oggi la risposta del Ministero dello sviluppo economico all’interrogazione n.4-05632 conferma quanto affermato con forza dalle Istituzioni e dalle associazioni. Non c’è il bisogno di nuove centrali elettriche tradizionali potendo disporre oggi di più impianti energetici di quanto non richieda il fabbisogno del Paese. La stessa Enel si accinge alla chiusura di 23 centrali termoelettriche a carbone.
Il rilascio dell’autorizzazione da parte del Mise è subordinato per legge al parere motivato e dettagliato della Regione, che però, a detta del Mise, ancora la Regione non ha formalizzato. Una battaglia che continueremo quindi anche in Consiglio regionale insistendo con atti formali: la Calabria può scommettere su un piano di sviluppo sostenibile per l’area interessata che punti alla tutela e alla valorizzazione delle risorse ambientali e culturali calabresi. Come sottolinea Realacci sul progetto di Saline Joniche pesano non solo l’opposizione degli Enti Locali, i ben due pareri del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, delle associazioni, dei cittadini e i numerosi ricorsi al Tar, nonché l’uscita dal progetto del socio di maggioranza, il gruppo svizzero a partecipazione pubblica Repower Ag, in seguito al referendum popolare di un anno fa, il quale stabilisce che le aziende svizzere a partecipazione pubblica non possono investire in centrali a carbone neanche fuori dei confini nazionali.
la Calabria non è colonizzabile, basta con le imposizioni che provengono dall’alto e basta con progetti che non guardano all’ambiente, progetti i cui unici benefici non vanno ai nostri cittadini, ma alle organizzazione mafiose. Quest’area deve ritrovare la sua vocazione turistica con la riapertura e la valorizzazione del porto, con interventi di riqualificazione volti alla tutela ambientale, alla salvaguardia dei beni archeologici e delle peculiarità culturali e territoriali. Un progetto urgente, dunque, e condiviso per la rinascita e lo sviluppo economico di questa porzione di area metropolitana, a partire dall’utilizzo produttivo delle strutture già esistenti sul territorio, dalla promozione delle iniziative manifatturiere legate alle energie alternative, all’agricoltura, al paesaggio e al recupero di attività tradizionali legati alla cultura calabro-greca.

Inoltre dobbiamo impegnarci tutti insieme alla salvaguardia del diritto alla salute dei cittadini che vivono e crescono i loro figli nei territori circostanti l’area interessata. Porre fine una volta per tutte al tentativo di devastazione della centrale a carbone, considerata da più voci autorevoli una fabbrica della morte, è prima di tutto una questione di coscienza e un dovere che non contempla un solo passo indietro.



giovedì 16 ottobre 2014

18 ottobre alle 11 Palazzo della Provincia. Incontro su lavoro e fondi strutturali. Riportiamo i programmi al centro del dibattito

Sabato 18 ottobre alle ore 11:00 al Palazzo della Provincia si invita la Stampa a partecipare alla conferenza con i candidati Sel per le comunali 2014 che verterà sui temi importanti già inseriti nel programma di coalizione del Centrosinistra. Interverranno Giovanni Nucera, vicepresidente dell’Amministrazione provinciale e capogruppo Sel, e i candidati alle elezioni comunali. La Conferenza sarà introdotta da Pino Rotta, direttore della rivista di scienze sociali Helios Magazine. Risanamento amministrativo, occupazione, reddito minimo e utilizzo dei fondi strutturali, sono punti caratterizzanti di SEL e la campagna elettorale deve riportare al centro del confronto più contenuti e meno apparenza. Le precedenti amministrazioni si sono dedicate alacremente solo nel mantenimento dello status quo e dei privilegi personali, disperdendo il denaro pubblico mal governando e contribuendo ad affossare il destino di molte famiglie. SEL si impegna al Comune a realizzare, con Falcomatà Sindaco, l’istituzione del reddito minino, a progettare per utilizzare fondi strutturali mirati alla nascita di posti di lavoro ed al risanamento ambientale. Il cittadino deve essere protagonista nella realizzazione del programma e nel controllo dei servizi fondamentali per il sostegno delle famiglie in un Comune con enormi difficoltà, servizi cancellati con il suo scioglimento, è bene ricordarlo, per contiguità e infiltrazione mafiosa. Per uscire dalle difficoltà guardiamo all’esempio virtuoso della Puglia di Nichi Vendola che da sola ha già utilizzato il 27 per cento dei finanziamenti disponibili per tutte le Regioni interessate; sempre SEL in Puglia ha proposto 600 euro al mese a tutti coloro (inoccupati, disoccupati, precariamente occupati) che non superano gli 8.000 euro annui - e reddito indiretto, cioè beni e servizi, come fanno tutti i Paesi d'Europa, per garantire una dignità di vita e una possibilità di futuro.  In un Paese in cui il 10% della popolazione detiene il 50% delle ricchezze, il reddito minimo rappresenta un presidio di uguaglianze, un fattore anticiclico rispetto alla crisi, diminuisce gli squilibri sociali e reddituali ed è un argine contro il lavoro nero. Lenendo la povertà si mettono nelle condizioni ben tre generazioni, che sono state marginalizzate, di operare scelte libere e consapevoli, non dettate più dalla propria condizione economica. Basta con proclami elettorali, clientelismo e mercimonio. Subito alla proposta di legge per il Reddito Minimo anche in Calabria per cui già in una petizione popolare sono state raccolte 10 000 firme. E però intendiamo anche contrastare chi di questo vorrà farne uno scudo preelettorale o uno strumento di abuso. Dare il reddito a chi ne ha effettivamente bisogno, istituendo controlli incrociati e burocraticamente snelli. Finché il lavoro costituirà una forma di ricatto sociale e politico non potremo mai dichiaraci cittadini liberi.


sabato 4 ottobre 2014

Reggio Città Metropolitana

Una Città Metropolitana non è la somma dei Comuni.

Il dibattito che si sta sviluppando sulla Città Metropolitana, seppure con ritardo, sta facendo venire alla luce le criticità di questo che potrebbe essere il vero punto di forza della provincia di Reggio Calabria per un suo effettivo rilancio economico e dare sfogo al bisogno di lavoro per i giovani e i disoccupati reggini. Ma rischia di diventare anche un’altra occasione perduta a causa della mancanza di attenzione del Governo centrale e delle forze politiche.
Non si capisce infatti come si possa parlare di Città Metropolitana senza affrontare alcuni dei nodi cruciali delle infrastrutture necessarie per rendere omogeneo lo sviluppo del territorio di una provincia frammentata e carente perfino delle più elementari vie di comunicazioni interne. Ma va posta con forza all’attenzione del Governo e della futura Regione la questione delle comunicazioni aeree, ferroviarie e stradali. Va affrontato e rilanciato il tema del Porto di Gioia Tauro quale snodo commerciale centrale del Mediterraneo, difendendolo non solo dalla concorrenza estera ma anche dalle spinte di altre realtà italiane che in questi anni hanno approfittato della fragilità della politica regionale per indebolire Gioia Tauro e trarre vantaggio da questa debolezza.
La Città capoluogo sarà certo il cuore politico e amministrativo della Città Metropolitana ma non può essere solo la “sede degli Uffici”, dovrà avere la capacità di aggregare le esigenze e le potenzialità di tutti i Comuni della Provincia e raccogliere proposte al fine di progettare senza sprechi o elefantiasi uno sviluppo che punti sulla posizione al centro del Mediterraneo e torni a proporsi quale “ponte” tra l’Europa e il Sud del Mediterraneo. Per fare questo, oltre alle infrastrutture indispensabili per collegare il porto di Gioia Tauro alla rete ferroviaria e alla creazione della ZES è necessario valorizzare il recupero delle coste e delle zone collinari e montane per attrarre investimenti nel settore turistico e nella riqualificazione delle produzioni agricole, dell’incentivo per un moderno sistema di allevamento e di produzioni connesse che siano caratterizzate per qualità e specificità tali da poter reggere la concorrenza non solo nazionale ma anche internazionale.

Altro discorso molto controverso riguarda il rilancio turistico. Non è pensabile né accettabile che si torni a parlare di Ponte sulla Stretto mentre siamo al disastro nelle linee di trasporto aereo, ferroviario e stradale, ma bisogna anche fare chiarezza sul modello di sviluppo turistico che non dovrà prevedere più colate di cemento per costruire “cattedrali nel deserto” ma creare condizioni ambientali, di sicurezza e legalità che diano la possibilità agli operatori turistici locali ma anche stranieri di investire nel settore alberghiero rispettando l’ambiente che, come dimostrano esempi di tutte le realtà europee, è una forte attrattiva turistica che unita all’offerta culturale e ad una più efficace gestione delle istituzioni culturali presenti sul territorio possono innescare un percorso vero e sano di sviluppo.

venerdì 3 ottobre 2014

Solidarietà ai lavoratori Lsu-Lpu che non percepiscono da mesi lo stipendio, la Regione deve normalizzare immediatamente la situazione degli stipendi

Sinistra Ecologia e Libertà esprime piena solidarietà ai precari Lsu-Lpu e ai percettori degli ammortizzatori sociali in deroga della Regione Calabria che hanno manifestano massicciamente a Reggio Calabria,  Cosenza e Catanzaro e che subiscono la mancata erogazione delle mensilità arretrate ferme ai mesi di luglio e ottobre 2013. Alla Provincia ci siamo impegnati a stabilizzarli tutti e così è stato. Il lavoro è un diritto e non può essere sotto scacco e sotto ricatto. Finché il lavoro sarà un ricatto sociale i nostro cittadini non saranno mai persone libere. Contravvenire agli impegni presi significa ledere la dignità delle persone. Dove sono finiti i soldi con cui la Regione doveva corrispondere le mensilità? Dobbiamo creare lavoro e combattere la precarizzazione con la capacità progettuale che è mancata alla Regione Calabria negli ultimi anni e con misure più efficaci e coraggiose da parte del Governo che invertano il polo della precarietà verso maggiori tutele e garanzie dei lavoratori. Si chiede intervento immediato degli interlocutori istituzionali sia della Regione che nazionali e del Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Sel rinnova solidarietà ai lavoratori e ai rappresentanti sindacali con i quali s’intende il prima possibile organizzare un dibattito pubblico.

giovedì 2 ottobre 2014

Consorzio di Bonifica Basso Ionio, dipendenti non pagati da mesi, la Regione non può sottrarsi alle sue responsabilità

Mancati pagamenti dei lavoratori del Consorzio di Bonifica del Basso Ionio: istituire una Commissione d’accesso agli atti


Solo poche settimane fa Sel ha espresso piena solidarietà ai lavoratori a cui non sono stati corrisposti gli ultimi quattro mesi di stipendio nonostante gli impegni assunti dal Consorzio di Bonifica, il quale tuttavia ha sempre ricevuto gli anticipi dalla Monte dei Paschi. Nonostante le denunce fatte dal sindacato Fenalf-Cub, a mezzo stampa e legale, veniamo a sapere che la situazione retributiva dei lavoratori non è stata normalizzata. Quali che siano i problemi subentrati tra il Consorzio e la banca, questi non possono ricadere sulle spalle dei lavoratori. Condividiamo la preoccupazione del Segretario regionale e rappresentante legale del Fenalf-Cub, Carmelo Nucera, che presidia con un gruppo di lavoratori la sede del Consorzio di Bonifica Basso Ionio reggino. I dipendenti lamentano il mancato pagamento delle ultime mensilità, della quattordicesima, della cassa integrazione guadagni riferita a dicembre 2012 e della tredicesima del 2012. Afor, Calabria Verde hanno già corrisposto lo scorso agosto la mensilità di giugno e la quattordicesima, così come hanno provveduto gli altri Consorzi di Bonifica seppure con qualche giorno di ritardo. All’appello manca solo il consorzio di Bonifica Basso Ionio. I lavoratori devono essere pagati subito per il servizio che, nonostante i disagi, continuano a svolgere a difesa del territorio montano, sempre con lo stesso impegno, determinazione e lavoro di squadra. Nei mancati pagamenti la Regione Calabria non può più sottrarsi alle sue responsabilità. Non è consentito far ricadere sulle spalle dei lavoratori le inadempienze del Consorzio e dei suoi problemi interni. «Il problema dei pagamenti» dice il Segretario regionale Fenalf-Cub «non è mai stato risolto con operazioni concrete ma solo differito nel tempo.» Ma oggi la situazione si fa insostenibile per molti padri di famiglia. Ai competenti organi istituzionali, chiediamo insieme con il segretario Fenalf di istituire una Commissione di accesso agli atti per sapere il motivo di questi continui ritardi e per capire dove vanno a finire i soldi con cui dovrebbero invece essere corrisposti gli stipendi.

lunedì 29 settembre 2014

SEL HA PRESENTATO LA LISTA AL COMUNE CON GIUSEPPE FALCOMATÀ, SINDACO

Una serata che ha regalato speranza e coraggio. Questa è la sensazione di chi ha partecipato il 27 settembre all’inaugurazione della segreteria-coordinamento Città metropolitana di Sel sul corso Garibaldi. Alla serata sono intervenuti Giuseppe Falcomatà, candidato a sindaco di Reggio Calabria, Seby Romeo, segretario del Pd di Reggio Calabria, Giovanni Nucera, capogruppo Sel, i segretari dei circoli e i candidati consiglieri comunali della lista Sinistra Ecologia Libertà.

Giovanni Nucera apre con i messaggi di saluto di Mario Melfi, segretario regionale di Sel, e Gianni Speranza, candidato alle primarie del centrosinistra per le Regionali. «Il Centrosinistra deve riscattare un modello. Un modello che  rappresenta la cattiva coscienza delle ultime amministrazioni che si sono avvicendate, tanto al Comune quanto alla Regione. Partiamo da qui, da questa sede e dall’incontro con Giuseppe Falcomatà che riteniamo possa essere il nuovo Sindaco al Comune di Reggio Calabria, un persona ed un metodo nuovi per tirarci fuori dalle macerie in cui le passate amministrazioni ci hanno lasciato.» Apre così Gianni Nucera. L’inaugurazione è stata l’occasione anche per presentare la lista dei candidati consiglieri al Comune di Sel. Sottolinea Nucera con molto orgoglio: «Una lista di persone perbene, una lista composta per lo più da giovani e donne. Siamo convinti di una cosa, il contributo delle donne non può essere considerata una concessione paternalistica, ma è un principio che deve sussistere in modo concreto e qualificante. La parità non “si dà”, ma "deve esserci” ed è la cartina al tornasole con cui si misura la maturità di una comunità.» Un passaggio importante quello sull’assoluta impossibilità di mantenere una continuità con chi ha occupato le poltrone fino ad oggi e che ha causato un enorme buco di bilancio al Comune e che alla Regione, sciolta per abuso e falso dell’ex Presidente Scopelliti, ha continuato come se nulla fosse a procedere con nomine illegittime e al mantenimento dello status quo. Passaggio ripreso da Giuseppe Falcomatà: «No ai transfughi del Centrodestra. No a chi rimane chiuso nei club, nei salotti e nei palazzi. La strada da percorrere è quella che traccia un cammino democratico verso un Centrosinistra unito e corale. Aperto alle associazioni e alle esigenze dei territori. La nostra idea di città è quella che vuole tornare alla carne viva, ai problemi reali dei nostri concittadini. La rottamazione che dobbiamo attuare è una rottamazione dei metodi, dei linguaggi a cui la precedente classe dirigente ci ha assuefatto. Oggi tocca a noi. Tocca al Centrosinistra e a tutti coloro che vogliono camminare insieme con noi verso un ricambio strutturale di mentalità,  ridare “normalità” sociale, economica  e politica.» Ritroviamo quindi il coraggio e l’amor proprio che da sempre ha animato la nostra città. Una città defraudata colpevolmente della sua dignità, ma che ha la forza, le competenze e le risorse per risorgere.








mercoledì 24 settembre 2014

Sabato 27 settembre, 18:30, inaugurazione sede Sel Reggio Calabria, Corso Garibaldi, accanto alla libreria Ave.

Sel: inaugurazione sede, sabato 27 settembre alle 18:30, corso Garibaldi, nei pressi di piazza San Giorgio, accanto alla libreria Ave.

Invitiamo la Stampa, i compagni, i simpatizzanti e tutti i cittadini sabato 27 settembre alle 18:30 all’inaugurazione della Segreteria-coordinamento Città Metropolitana di Sel sul corso Garibaldi, accanto alla libreria Ave. All’inaugurazione saranno presenti Mario Melfi, segretario regionale di Sel, Gianni Speranza, sindaco di Lamezia Terme e candidato alle primarie di coalizione di Centrosinistra alle Regionali, Giuseppe Falcomatà, candidato sindaco della coalizione di Centrosinistra per il rinnovo dell’Amministrazione Comunale di Reggio Calabria, Giuseppe Giancotta, presidente Garanzia provinciale, e tutti i segretari dei Circoli. Dopo aver ascoltato i territori e la bella festa in piazza del 5 e 6 settembre scorso con Sinistra Ecologia e Libertà, che è stata l’occasione per un costruttivo dibattito pubblico, inauguriamo la nostra sede nel centro di Reggio Calabria, come incubatore di idee e luogo di incontro e confronto.



martedì 23 settembre 2014

Proponiamo l'abrogazione della Riforma Fornero delle pensioni. Effetti negativi anche per i giovani in cerca di occupazione.

Lanciamo a Nichi Vendola la proposta dell’abrogazione dell’ultima Riforma delle pensioni, in considerazione soprattutto delle ripercussioni negative che ha avuto anche sui giovani in cerca di occupazione, il cui inserimento nel circuito lavorativo vive oggi un enorme paradosso, quello di doversi confrontare con la richiesta di “giovani ma con esperienza”. Da un lato la cosiddetta “esperienza” non sarebbe necessaria se ci fosse un sistema si formazione al lavoro nazionale, unico, efficiente ed efficace, come abbiamo ribadito a più riprese. Dall’altro lato però con la riforma delle pensioni targata Fornero, che ha portato all’innalzamento dei requisiti anagrafici per il diritto all’accesso dei trattamenti pensionistici dei dipendenti (fino a 66 anni per le donne e 67 per gli uomini, nei settori pubblici e privati), è di fatto più difficile per un giovane accedere al mercato del lavoro e fare “esperienza”. L’effetto immediato difatti di queste misure è intanto il fenomeno degli esodati, a cui si sta cercando di porre rimedio con continue pezze, e, per converso, uno scarso ricambio generazionale dentro le amministrazioni. Inoltre, oltre ad essere una misura socialmente iniqua, si dimostra anche fortemente recessiva poiché induce i lavoratori che si vedono catapultati in un futuro previdenziale incerto – quello di chi ha un lavoro precario, non lo trova o l’ha perduto – e distante nel tempo – quello di chi il lavoro ce l’ha ma si vede differire la possibilità di pensionamento – a non investire e quindi a rallentare i consumi. Chiediamo che venga ripristinato quel criterio di gradualità e flessibilità di uscita dal mondo del lavoro, per quel che attiene alle pensioni, che questa riforma ha definitivamente affossato. Soprattutto in relazione al Sud Italia dove forti sono i mordenti della disoccupazione giovanile e in cui si registra un’alta percentuale di dipendenti nella Pubblica Amministrazione e nel settore terziario. Dare la possibilità alle giovani generazioni ben formate di accedere al mondo del lavoro non potrebbe che apportare uno slancio di innovazione nonché una maggiore produttività, in un Paese che, nonostante le famose riforme di flessibilità, è invece sempre più ingessato in forme di precariato. Consentire accesso ai giovani al lavoro riavvierebbe i motori della nostra economia stagnante: più giovani nelle condizioni di crearsi una famiglia e degli ambiti esistenziali autonomi, attiverebbero senza dubbio un sistema di consumo virtuoso. Non solo, significherebbe migliorare con risorse nuove la pubblica amministrazione, che conta un numero di dipendenti nella media europea ma con una produttività di gran lunga inferiore.  Proponiamo a Nichi Vendola, che aspettiamo prossimamente in visita nella nostra Regione, di avviare un disegno di legge per l’abrogazione dell’articolo 24 della Riforma Fornero, soprattutto per quel che riguarda il settore pubblico. Maggiore flessibilità per il pensionamento, anche nell’ottica di un patto di solidarietà generazionale, e minore precariato invece per quel che attiene all’inserimento dei giovani nel circuito lavorativo, che non devono venire abbandonati in questo processo ma guidati lungo il percorso che va dalla formazione all’occupazione.


lunedì 15 settembre 2014

Garanzia Giovani. Cos'è? Criticità e proposte di Sel

Garanzia Giovani: progetto concreto?

Dati incoraggianti sui giornali. 49.357 convocati dai servizi per il lavoro e 31.297 hanno già ricevuto il “primo colloquio”. Ma le parole ingannano.
La maggior parte dei giovani che si sono iscritti al portale proviene dalla Sicilia, Campania, Lazio. Non molti dalla Calabria che pure soffre della più alta percentuale di disoccupazione giovanile. Il programma di reclutamento al lavoro under 30, voluto dall'Europa e diventato operativo in Italia il primo maggio scorso, è in Calabria uno strumento poco conosciuto a causa di una mancata e corretta informazione con l’utenza. Pochi sanno che esiste, pochi sanno cosa sia, e tra questi molti sono diffidenti.
La Garanzia Giovani è il Piano Europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile; sono stati previsti dei finanziamenti per i Paesi Membri con tassi di disoccupazione superiori al 25% da investire in politiche attive di orientamento, istruzione, formazione, inserimento al lavoro per giovani che non lavorano e che non sono inseriti in un percorso scolastico o formativo. L’Italia ha ottenuto un finanziamento di 1,5 miliardi di euro, alle singole Regioni spetta di definire le modalità organizzative e di attuazione degli interventi. Anche le aziende sono chiamate a contribuire a raggiungere gli obiettivi di Garanzia Giovani, beneficiando di agevolazioni per l’offerta di opportunità formative e d’inserimento lavorativo, sulla base delle risorse assegnate.
Ma cosa vuol dire “primo colloquio”? Con il 43% di disoccupazione giovanile sarebbe auspicabile intendere con questa asserzione un primo colloquio lavorativo a cui dovrebbe seguire, eventualmente, una formazione e una qualche forma contrattuale, sia pure nelle forme previste dal progetto: apprendistato o tirocinio. E invece no, si tratta di un colloquio di orientamento che è cosa ben lontana dalla concretezza di un posto di lavoro.
E qui il rischio che la Garanzia Giovani vada in corto circuito. L’idea di collegare direttamente l’offerta di lavoro con la domanda è ottima, ma non è diversa da tanti altri incubatori professionali non pubblici. Per come è strutturata ora si limita all’inserimento dei curricula ed eventuale scelta da parte dei recruiter. È un progetto monco privo della parte di formazione pubblica e della guida volta all'assunzione, alla promozione e all’orientamento delle figure e dei titoli attualmente più richiesti. Si dovrebbe puntare ad una maggiore corrispondenza tra domanda e offerta (qualora l’offerta ci fosse in questa terra disgraziata).
S’intersecano tre ordini di problemi: un problema nazionale – troppa burocrazia, troppi enti che fanno le stesse cose e troppe tasse; un problema regionale con la consueta mancanza di trasparenza della gestione dei fondi europei e infine un problema provinciale: quello dei centri per l’impiego su cui si appoggia Garanzia Giovani ma che non funzionano.
In  Calabria non riusciamo a spendere i Fondi europei e quando ci proviamo finiamo per fare i valzer dei finanziamenti. È necessaria un pianificazione seria attraverso cui accompagnare il giovane dalla formazione fino al suo completo inserimento lavorativo, e non promettere generici colloqui di orientamento. Quindi intanto creare il lavoro. Dobbiamo approntare politiche di sviluppo e di sostegno; accelerare interventi su infrastrutture utili e necessarie; puntare sulla riqualificazione dei territori che non può che creare indotto e lavoro e non sclerotizzarci sulla costruzione di cattedrali nel deserto che non avranno mai futuro; sostenere le start up; utilizzare in modo mirato e positivo i fondi europei finora mal gestiti dalla Regione Calabria. Non basta più far incontrare (male) domanda e offerta di lavoro ma puntare sulla qualità dell’offerta e della domanda. L’Italia è carente dal lato della formazione (pubblica) dei lavoratori (non solo per i giovani) e dall’altro abbiamo aziende che sono allo stremo e che dovrebbero essere messe in grado di assumere, ma con piani strutturali e non con il doping dei finanziamenti pubblici, finiti i quali, finisce pure il lavoro.
I dati riportanti i numeri degli iscritti alla piattaforma, purtroppo, non è indice di successo. L’obiettivo di Garanzia Giovani, vale la pena ricordarlo, è l'inserimento nel mondo del lavoro. Ma quanti sono stati contattati per un’offerta lavorativa concreta?




sabato 13 settembre 2014

Solidarietà ai lavoratori a cui non sono stati corrisposti gli ultimi quattro mesi di stipendio nonostante i continui impegni assunti dal Consorzio Bonifica.

Sel esprime piena solidarietà ai lavoratori a cui non sono stati corrisposti gli ultimi quattro mesi di stipendio nonostante i continui impegni assunti dal Consorzio Bonifica. Non possiamo non condividere la preoccupazione del Segretario regionale Fenalf-Calabria, che presidia con un gruppo di lavoratori la sede del Consorzio di Bonifica Basso Ionio reggino. I lavoratori devono essere pagati subito per il lavoro che, nonostante i disagi e gli impegni che non sono stati rispettati, continuano a svolgere a difesa del territorio montano con impegno, determinazione e lavoro di squadra. Nei mancati pagamenti la Regione Calabria non può più sottrarsi alle sue responsabilità. Non è consentito far ricadere sulle spalle dei lavoratori le conseguenze della responsabilità del Consorzio e dei problemi interni. «Il problema dei pagamenti» dice il Segretario regionale Fenalf-Calabria «non è mai stato risolto con operazioni concrete ma solo differito nel tempo.» Ma oggi la situazione si fa insostenibile per molti padri di famiglia. È necessario istituire una Commissione di accesso agli atti da parte della Procura per trovare il motivo di questi continui ritardi e per capire dove vanno a finire i soldi con cui dovrebbero essere corrisposti gli stipendi. Rinnoviamo dunque la solidarietà di Sel ai lavoratori e al sindacato Fenalf-Calabria che si vede a combattere da solo in questa lotta di civiltà per i lavoratori.


giovedì 11 settembre 2014

Immigrazione: scelta inclusiva ma con piani programmati

Con la riapertura delle scuole il dramma profughi si fa ancora più urgente. Il sistema di accoglienza preso a carico dalle Istituzioni locali, dalle associazioni, dai volontari e dagli operatori aveva sostanzialmente retto, nonostante le polemiche e gli allarmismi. Ora si vede andare incontro alle “resistenze” dei genitori, come nel caso della scuola “Boccioni”. La Prefettura ha già comunicato al Ministero dell’Interno la cessata disponibilità di una delle strutture che accolgono centinaia di migranti. Sulla questione Mare Nostrum abbiamo già sottolineato la necessità di un intervento operativo e legislativo da parte dell’Europa. Senza l’intervento europeo oggi l’operazione Mare Nostrum – che si trasformerà a novembre in “Frontex Plus” e in cui l’Italia avrà un ruolo principe – ha un costo economico e sociale insostenibile. Al di là dei fondi erogati la cabina di regia non può restare di sola competenza nazionale e deve operare su piani programmatici a lunga gittata. Reggio Calabria, memore del proprio passato che non può non farla sentire partecipe del destino di tante popolazioni disperate e su cui pende anche l’incapacità dei politici di destra – tra i primi responsabili delle cause della guerra in Iraq, Siria e Libia – si dimostra una città inclusiva e accogliente, aperta al mondo e alle sue coste, nonostante le difficoltà quotidiane con cui i nostri concittadini devono fare i conti. Ed è su queste problematiche che le future amministrazioni devono operare in maniera organica e lungimirante. L’immigrazione è un punto fondamentale che Sel si è data nel suo programma. La questione non può essere risolta con mere politiche contingenziali ed emergenziali. È necessario operare una riflessione profonda per approntare politiche programmatiche in grado di fronteggiare gli sbarchi dei migranti, dal loro arrivo, al periodo di permanenza fino alla ripartenza, per offrire sicurezza agli operatori, il minimo dei disagi per i nostri cittadini e per dare una reale possibilità di cambiamento a queste popolazioni. Ascoltando i territori si evince come la città si sia gradualmente modificata nei rapporti sociali a seguito di una redistribuzione delle comunità di immigrati, della nascita di nuove e del consolidamento di quelle ormai pienamente inserite nel nostro tessuto sociale. Quali le proposte? Innanzitutto la creazione di una “rete di coordinamento” con una corretta programmazione di politiche inclusive che coinvolgano tutte le istituzioni presenti sul territorio e in sinergia con il Consiglio territoriale per l’immigrazione della Prefettura. Occorre muoversi anche nell’inserimento sotto il profilo occupazionale degli immigrati operando in collaborazione con la necessaria figura del mediatore culturale, collante tra l’erogazione dei servizi e i datori di lavoro e incentivando la cooperazione lavorativa tra immigrati e giovani calabresi, nei settori più confacenti alle capacità di base quali turismo, agricoltura e artigianato. Necessaria è anche la costituzione del modello di un’Agenzia sociale – la stessa agenzia dovrà contribuire a diminuire i disagi delle famiglie che hanno necessità di cura e tutela dei loro cari – che agevoli l’inserimento lavorativo con regolare contratto dei tanti immigrati impegnati nei settori di servizi di cura e assistenza alla persona e i loro percorsi di qualificazione. Non si può poi non porre attenzione alle seconde generazioni per quanto riguarda la scuola e l’istruzione, a cui si deve riconoscere il diritto dei minori stranieri, anche se sprovvisti di permesso di soggiorno, alla formazione e all’accesso dei servizi socio educativi. Una progettualità particolare dovrà infine essere indirizzata verso la sanità sia in fase preventiva che assistenziale, guardando soprattutto alle donne che, al pari delle donne calabresi, spesso vivono condizioni di sofferenza fisica e psicologica.