L’aumento della povertà, provocato da cause strutturali e
dagli effetti della crisi che dal 2008 colpisce in particolare le aree più
fragili del Paese, non ci vede impreparati. Anzi fin dall’inizio della
legislatura regionale, oltre a tenere desta l’attenzione su questa grave
emergenza, ci siamo prodigati per fronteggiarla, con tutti gli strumenti a nostra
disposizione inclusa una puntuale proposta di legge sui reddito minimo (PL n. 19 “Sostegno al reddito in favore di
disoccupati, inoccupati e precariamente occupati). Perciò esprimo vivo apprezzamento per
la decisione assunta dal presidente Oliverio e dall’assessore Roccisano che, a
fronte dei nuovi dati Istat che documentano una situazione sulla povertà
allarmante, mira a destinare
una quota di risorse dell’FSE ad un piano di contrasto alla povertà e a
favore dell’inclusione sociale. La battaglia condotta insieme
ad altri colleghi e a una serie di movimenti e istanze della società civile,
inizia a dare i suoi frutti. Si va, infatti, nella direzione che prevede
interventi mirati su individui ultra cinquantenni, ossia quelli ritenuti più difficili da collocare
nel mercato del lavoro, e per le famiglie con minori a carico, in linea con
quanto previsto dal recente decreto del ministro Poletti attraverso lo
strumento di sostegno economico che si chiamerà "reddito di inclusione sociale" e avrà l’ambizione di ottenere, nel medio periodo, un’inversione di tendenza. Abbiamo assunto un impegno di rinnovamento con i calabresi
che ci hanno dato fiducia il 23 novembre del 2014 e non avevo dubbi sulla
coerenza del presidente Oliverio e della sua sensibilità, politica ed
istituzionale, soprattutto a proposito di
quella che è un’emergenza prioritaria che colpisce i cittadini, le famiglie e i
giovani. Garantire un sostegno economico, in questa congiuntura drammatica, è
un dovere cui il centrosinistra non intende sottrarsi, perché è parte del suo "Dna" e del suo progetto di rilancio della Calabria.
Giovanni Nucera, capogruppo "La Sinistra" in Consiglio regionale
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