Esprimiamo la nostra totale e
incondizionata solidarietà ai lavoratori della sanità calabrese che da anni
vivono in uno stato di precarietà e che oggi, grazie al Commissario Scura,
vedono allontanarsi la possibilità di un contratto a tempo indeterminato.
In
questo senso esprimiamo il nostro totale dissenso per il bando di concorso
ufficializzato dallo stesso Commissario, che prevede l’assunzione di 300
infermieri e 300 operatori sanitari, che azzera
di fatto tutte le graduatorie già esistenti e se ne infischia dello
stesso decreto commissariale n.2/2015 che prevede per le nuove assunzioni, lo scorrimento
di graduatorie valide e vigenti.
In relazione a queste figure
professionali è inutile fare un concorso
perché risultano vigenti graduatorie di idonei, alcuni dei quali assunti a
tempo determinato presso le strutture sanitarie e che hanno contribuito con le
loro prestazioni professionali a garantire la tenuta del sistema e ad
assicurare i livelli minimi di assistenza negli anni del blocco del turn over. Sarebbe
pure inaccettabile se solo una parte delle assunzione fosse riservata ai
nominativi presenti in graduatoria.
Vorremmo ricordare al Commissario che il
maxiemendamento alla legge di stabilità per il quadriennio 2012-2015 obbliga le
amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 1, comma 2, del dlgs 165/2001, a
reclutare i dipendenti da assumere a tempo indeterminato in via principale e
prevalente chiamando i vincitori inseriti all’interno delle graduatorie vigenti,
che in questo caso devono ricoprire tutte le 600 posizioni in oggetto.
L’obbligo di non effettuare nuovi
concorsi e di attingere dalle graduatorie esistenti scatta in particolare qualora
gli eventuali concorsi dovessero rivolgersi a quelle figure professionali già
presenti nelle graduatorie; nel caso delle amministrazioni dello Stato, anche a
ordinamento autonomo, degli enti pubblici non economici statali e delle Agenzie,
la necessità di utilizzare le graduatorie si verifica anche per l’assunzione di
figure professionali solo equipollenti a quelle indicate nei bandi di concorso.
L’utilizzo delle graduatorie esistenti
non solo è giusto perché conferma lavoratori che hanno maturato un
diritto, ma anche, come afferma una
sentenza del Consiglio di Stato, raggiunge l’obiettivo di ridurre la spesa
pubblica, evitando l’indizione di nuovi concorsi per il reclutamento del
personale e contestualmente attua i principi di economicità ed efficienza
dell’azione amministrativa, tenuto conto del costo e dei tempi per
l’esperimento di procedure concorsuali, compresa la procedura di mobilità.
Inoltre un nuovo concorso permetterebbe
candidature esterne alla regione, a discapito di chi ha già acquisito un
diritto e aspetta da tanto tempo (almeno sette, otto anni) la propria
stabilizzazione.
Ma non è solo la legge che ci chiede di
dare lavoro ai nostri concittadini, ma anche un dovere etico per noi politici in
questo grave momento storico di sofferenza economica della Calabria.
Ancora, indire un nuovo concorso
richiederebbe tempi lunghi e incerti, quando invece assumere partendo dalla
graduatoria esistente permetterebbe l’entrata in servizio immediata del nuovo
personale, di cui la Sanità calabrese ha una necessità urgente.
Sempre dalle stesse graduatorie si
devono prendere i nominativi da assumere nei settori dell’otorinolaringoiatrie
e dell’ortopedia.
Vorremmo infine ricordare al Commissario
Scura che mancano le nomine di 22 primari, la cui designazione è ormai indifferibile
e non ammette ulteriori ritardi, che a nostro parere sono dettati solo da
logiche di potere e di colonizzazione politica, logiche esterne alle strutture
sanitarie.
Auspichiamo che la Sanità calabrese non
viva in uno stato costante di emergenza e sotto i ricatti di un sistema
clientelare, causa di lentezze e disservizi. Dobbiamo valorizzare le eccellenze
mediche e scientifiche, che pur a fatica continuano a operare nel nostro
territorio, e demonizzare i soliti “amici e compari” che hanno ridotto la
Sanità calabrese a un cumulo di macerie.
Giovanni
Nucera consigliere regionale e capogruppo La Sinistra
Nessun commento:
Posta un commento