domenica 20 luglio 2014

Calabria Pride 19 luglio una festa di diritti e di civiltà.

A Reggio Calabria il 19 luglio un corteo che per la prima volta ha davvero una portata storica per la nostra città.  Un fiume di persone allegre, vivaci, colorate, solidali e unite per la salvaguardia dei diritti degli omosessuali, considerati ancora una "minoranza". Senza distinzione di genere  abbiamo marciato nella consapevolezza che i diritti civili e umani non sono suscettibili di categorizzazioni di sessuali. Contro l'omofobia e contro qualsiasi forma di "-fobia". Salvaguardare e tutelare i diritti delle cosiddette "minoranze" significa tutelare e garantire i diritti di tutti.

L'Italia è carente di una legislazione penale antidiscriminatoria che contempli l'omofobia e l'intolleranza verso le persone Lgtb. Sono cresciuti negli anni attacchi verbali e fisici mentre molti esponenti politici hanno continuato a  fomentare intolleranza, odio e dichiarazioni discriminatorie, spesso col bieco obiettivo muovere la pancia di una parte di elettori.

La politica è responsabilità, e certo deve farsi carico e rappresentare esigenze e bisogni di tutti, proporre soluzioni, inventarne ex novo, applicare le proposte... ma non solo, la politica deve stare innanzitutto dalla "parte giusta", la politica non deve inseguire populismi e sentimenti di stomaco, ma deve stare dalla parte della cultura, dei diritti e della civiltà.

Un grazie a Lucio Dattola, presidente dell'Arcigay di Reggio, a tutti gli organizzatori del Calabria Pride e a coloro che si sono riversati sulle strade con le bandiere arcobaleno. Grazie perché hanno offerto un volto nuovo della nostra città in una manifestazione che non si riduce all'orgoglio gay ma avvia una battaglia per i diritti civili in tutta la Calabria.

La foto che mi piace di più e che racchiude il senso di quanto è successo sabato 19 luglio a Reggio Calabria.
Courtesy Giuseppe Vizzari
Altre immagini sempre del fotografo Giuseppe Vizzari


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