Chiarezza sulla centrale a
carbone dal Presidente della Provincia Giuseppe Raffa. È quanto hanno chiesto i
gruppi consiliari di Sinistra Ecologia e Libertà insieme con il Vicepresidente
dell’Amministrazione provinciale e Capogruppo Sel Giovanni Nucera, dei Socialisti Uniti con
Pierpaolo Zavettieri, del Partito Democratico con Mimmo Battaglia, del Nuovo Centrodestra
con Sandra Polimeno i quali già il 19 giugno scorso hanno chiesto la
convocazione straordinaria del Consiglio provinciale aperto ai Comuni e agli
Enti interessati per assumere determinazioni urgenti contro la realizzazione
della centrale a carbone di Saline Joniche. Che si chiarisca una volta per tutte
l’atteggiamento contraddittorio assunto dal Presidente Raffa il quattro marzo
scorso durante la seconda conferenza dei servizi presso la Capitaneria di
Porto, il quale ha disatteso la ferma ed esplicita contrarietà alla
realizzazione dell’impianto Sei Repower ratificato anche con atti formali sia
dall’attuale che dalla precedente giunta. Solo un anno fa, il 28 maggio 2013, il Consiglio Provinciale approvava
all’unanimità una mozione presentata dal vicepresidente Nucera e che esprimeva
parere negativo contro lo scellerato progetto della SEI-Repower. Si passa ora da
un no convinto ad un inspiegabile parere favorevole alla concessione del Porto
di Saline e delle aree demaniali al servizio della centrale, parere espresso per
tramite dell’architetto Giuseppe Mezzatesta, dirigente del settore Difesa del Suolo della Provincia
di Reggio Calabria. Si tratta di sciogliere le contraddizioni emerse, aggiunge
Giovanni Nucera e la necessità di muoversi in tempi brevi per fare ricorso in
merito alla concessione delle aree demaniali prima che il termine scada. «Quanto
avvenuto è un vero e proprio fallimento della politica, dovuto anche al fatto
che la classe dirigente regionale non ha realizzato negli anni nulla di
concreto in quelle aree. Qui si rischia che un parere tecnico si trasformi in
una posizione politica da cui, come gruppi consiliari, ci dissociamo
unitamente», dice Pierpaolo Zavettieri dei Socialisti uniti, mentre per Carmelo
Nucera, presidente del Circolo culturale “Apofiadazzi”, si tratta di chiedere
tempestivamente non solo chiarezza ma anche una responsabilizzazione dell’ente
Provincia che è andato al di là della legge, dei ben due pareri negativi del
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, dello stesso parere unanime
della Provincia e della Regione e della volontà popolare espressa in modo
corale anche dalle associazioni operanti sul territorio – sono intervenuti in conferenza
stampa anche alcuni rappresentanti del Coordinamento delle Associazioni
dell’Area Grecanica: Fabio Macheda, Noemi Evoli, Paolo Catanoso e Franco Meduri.
Giovani che lavorano senza posa alla tutela e alla salvaguardia di queste aree.
A conclusione della conferenza stampa,
rinnovata la solidarietà ai quattro attivisti citati in giudizio dalla
Sei, Giovanni Nucera dichiara che «la Calabria non è colonizzabile, basta con
le imposizioni che provengono dall’alto, che siano chiare una volta per tutte
le responsabilità. Il nostro no alla centrale a Carbone è prima di tutto una
questione di coscienza». Restiamo in attesa dell’incontro con Maria Carmela
Lanzetta, ministro degli affari regionali, invitata a esprimersi in merito il
prossimo 4 luglio.
Giovanni Nucera,
Vicepresidente del Consiglio provinciale Reggio Calabria
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