Esprimiamo vicinanza e solidarietà a Gianfranco Villa, rappresentante sindacale della Filt-Cgil di Gioia Tauro nell’azienda Ico Blg, operante nel terminal auto del porto gioiese, la cui auto è stata incendiata la scorsa notte. L’attentato sembra ricondursi alla sua attività lavorativa e sindacale, concentrata nell’ultimo periodo in una vertenza per trovare soluzioni alternative ai licenziamenti previsti in Ico Blg.
Il porto di Gioia Tauro è sicuramente una realtà straordinaria, essendo diventato in pochi anni uno dei venti scali più importanti nel Mediterraneo ma è anche molto fragile. Come una spada di Damocle pende una crisi di crescita e la carenza delle infrastrutture ne rallentano lo sviluppo, considerando la sua naturale vocazione internazionale. Motivo per cui già nelle scorse settimane abbiamo richiesto lo sblocco dell’iter sulla Zes di Gioia Tauro, su cui però ancora il Premier non dà notizie certe. In questi giorni poi nella confusione dei balletti preelettorali continua ad aleggiare sull’area lo spettro dei licenziamenti nonostante la grande operazione effettuata dai lavoratori portuali per il trasbordo delle armi chimiche siriane.
Si aggrava così la tensione nel porto dopo gli scioperi e le giornate di protesta contro i licenziamenti, fino ad arrivare a questo grave atto intimidatorio che va stigmatizzato e condannato. Rinnoviamo la nostra solidarietà a Gianfranco Villa e agli ordini sindacali Filt-Cgil operanti in un’area così problematica e il nostro sostegno nella lotta per i diritti e le tutele dei lavoratori.
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