Una serata importante per tutti i cittadini quella organizzata il 23 agosto dal Movimento Reggionontace e dal
Coordinamento associazioni area grecanica per il No al carbone. "L'ignavia
oggi in Calabria si paga con la morte". Non possiamo non scegliere e
metterci la faccia per questa battaglia. In un Regione che
subisce il 43% della disoccupazione giovanile a causa della miopia della classe
dirigente a livello locale e nazionale, il lavoro diventa una delle più ambite
forme di ricatto sociale: vuoi il lavoro? allora non ti puoi opporre al
carbone. Ma Il carbone non porta lavoro, non porta innovazione, non porta
sviluppo. Il lavoro che offrirebbe sarebbe solo temporaneo relativo alla costruzione
della centrale, dopodiché si offrirebbe lavoro a 400 operai ma che devono
essere operai altamente specializzati e quindi non potrebbero essere persone
del luogo. Il lavoro millantato viene usato come mezzo di ricatto.
Il carbone pulito non esiste, è una dicitura fuorviante per
farci mandare giù la pillola. "Lo studio realizzato
dall'Università di Stoccarda è l'ennesima prova, qualora ve ne fosse bisogno,
che il 'carbone pulito' sbandierato dalle compagnie energetiche non esiste" afferma Andrea Boraschi, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace
Italia. "I dati di molte istituzioni e organismi sovranazionali confermano
che l'aria
che respiriamo può essere uno dei
maggiori agenti
patogeni per la nostra
salute. In Europa, il carbone è una delle principali cause di avvelenamento dell'aria.
Per salvare i nostri polmoni, e salvare il clima dalle emissioni di gas serra,
dobbiamo mettere fine all'era del carbone e avviare una radicale rivoluzione energetica". Entro il 2025 la totalità dei maschi e una donna
su quattro, abitanti nel territorio soffrirà di una forma tumorale. Una
centrale al carbone, vada sé, moltiplicherebbe i motivi per la diffusione
dei tumori. A Vado Ligure la Magistratura ha disposto per questi motivi la
chiusura della centrale lì esistente. Il
carbone porta particolato, mercurio, arsenico, fumi tossici,
Qui, in questa Regione in piena autosufficienza energetica il
carbone non serve e soprattutto non lo vuole nessuno. E questo esercizio di democrazia
non può essere disatteso o ignorato per i rapporti tra politica e poteri
economici e criminali.
Il lavoro lo portano le iniziative volte alla valorizzazione
dei nostri territori, della nostra cultura, del nostro ambiente, delle immense
ricchezze che già esistono. Basta colonizzare la Calabria. Esempi a cui
guardare ce ne sono infiniti. Se solo cambiassimo questa fallimentare
prospettiva che ci conduce alla desertificazione economica e culturale. La
battaglia al carbone è una battaglia di tutti.
Ringrazio Reggionontace e il Coordinamento per la campagna di
sensibilizzazione, perché, è vero che possiamo anche decidere di essere a
favore della centrale, ma dobbiamo essere informati e conoscere davvero quello
di cui si sta parlando.
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