sabato 23 agosto 2014

No Carbone, incontro organizzato da Reggionontace e dal Coordinamento associazioni Area grecanica

Una serata importante per tutti i cittadini quella organizzata il 23 agosto dal Movimento Reggionontace e dal Coordinamento associazioni area grecanica per il No al carbone. "L'ignavia oggi in Calabria si paga con la morte". Non possiamo non scegliere e metterci la faccia per questa battaglia. In un Regione che subisce il 43% della disoccupazione giovanile a causa della miopia della classe dirigente a livello locale e nazionale, il lavoro diventa una delle più ambite forme di ricatto sociale: vuoi il lavoro? allora non ti puoi opporre al carbone. Ma Il carbone non porta lavoro, non porta innovazione, non porta sviluppo. Il lavoro che offrirebbe sarebbe solo temporaneo relativo alla costruzione della centrale, dopodiché si offrirebbe lavoro a 400 operai ma che devono essere operai altamente specializzati e quindi non potrebbero essere persone del luogo. Il lavoro millantato viene usato come mezzo di ricatto.
Il carbone pulito non esiste, è una dicitura fuorviante per farci mandare giù la pillola. "Lo studio realizzato dall'Università di Stoccarda è l'ennesima prova, qualora ve ne fosse bisogno, che il 'carbone pulito' sbandierato dalle compagnie energetiche non esiste" afferma Andrea Boraschi, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace Italia. "I dati di molte istituzioni e organismi sovranazionali confermano che l'aria che respiriamo può essere uno dei maggiori agenti patogeni per la nostra salute. In Europa, il carbone è una delle principali cause di avvelenamento dell'aria. Per salvare i nostri polmoni, e salvare il clima dalle emissioni di gas serra, dobbiamo mettere fine all'era del carbone e avviare una radicale rivoluzione energetica".  Entro il 2025 la totalità dei maschi e una donna su quattro, abitanti nel territorio soffrirà di una forma tumorale. Una centrale al carbone, vada sé,  moltiplicherebbe i motivi per la diffusione dei tumori. A Vado Ligure la Magistratura ha disposto per questi motivi la chiusura della centrale lì esistente. Il carbone porta particolato, mercurio, arsenico, fumi tossici,
Qui, in questa Regione in piena autosufficienza energetica il carbone non serve e soprattutto non lo vuole nessuno. E questo esercizio di democrazia non può essere disatteso o ignorato per i rapporti tra politica e poteri economici e criminali.
Il lavoro lo portano le iniziative volte alla valorizzazione dei nostri territori, della nostra cultura, del nostro ambiente, delle immense ricchezze che già esistono. Basta colonizzare la Calabria. Esempi a cui guardare ce ne sono infiniti. Se solo cambiassimo questa fallimentare prospettiva che ci conduce alla desertificazione economica e culturale. La battaglia al carbone è una battaglia di tutti.

Ringrazio Reggionontace e il Coordinamento per la campagna di sensibilizzazione, perché, è vero che possiamo anche decidere di essere a favore della centrale, ma dobbiamo essere informati e conoscere davvero quello di cui si sta parlando.




                                         https://www.youtube.com/watch?v=VWnAo_ChMAA

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