Una serata che ha regalato speranza e coraggio. Questa è la sensazione di
chi ha partecipato il 27 settembre all’inaugurazione della
segreteria-coordinamento Città metropolitana di Sel sul corso Garibaldi. Alla
serata sono intervenuti Giuseppe Falcomatà, candidato a sindaco di Reggio
Calabria, Seby Romeo, segretario del Pd di Reggio Calabria, Giovanni Nucera,
capogruppo Sel, i segretari dei circoli e i candidati consiglieri comunali
della lista Sinistra Ecologia Libertà.
Giovanni Nucera apre con i messaggi di saluto di Mario Melfi, segretario
regionale di Sel, e Gianni Speranza, candidato alle primarie del centrosinistra
per le Regionali. «Il Centrosinistra deve riscattare un modello. Un modello
che rappresenta la cattiva coscienza
delle ultime amministrazioni che si sono avvicendate, tanto al Comune quanto
alla Regione. Partiamo da qui, da questa sede e dall’incontro con Giuseppe
Falcomatà che riteniamo possa essere il nuovo Sindaco al Comune di Reggio
Calabria, un persona ed un metodo nuovi per tirarci fuori dalle macerie in cui le
passate amministrazioni ci hanno lasciato.» Apre così Gianni Nucera.
L’inaugurazione è stata l’occasione anche per presentare la lista dei candidati
consiglieri al Comune di Sel. Sottolinea Nucera con molto orgoglio: «Una lista
di persone perbene, una lista composta per lo più da giovani e donne. Siamo
convinti di una cosa, il contributo delle donne non può essere considerata una
concessione paternalistica, ma è un principio che deve sussistere in modo
concreto e qualificante. La parità non “si dà”, ma "deve esserci” ed è la
cartina al tornasole con cui si misura la maturità di una comunità.» Un
passaggio importante quello sull’assoluta impossibilità di mantenere una
continuità con chi ha occupato le poltrone fino ad oggi e che ha causato un enorme
buco di bilancio al Comune e che alla Regione, sciolta per abuso e falso
dell’ex Presidente Scopelliti, ha continuato come se nulla fosse a procedere
con nomine illegittime e al mantenimento dello status quo. Passaggio ripreso da
Giuseppe Falcomatà: «No ai transfughi del Centrodestra. No a chi rimane chiuso
nei club, nei salotti e nei palazzi. La strada da percorrere è quella che
traccia un cammino democratico verso un Centrosinistra unito e corale. Aperto
alle associazioni e alle esigenze dei territori. La nostra idea di città è
quella che vuole tornare alla carne viva, ai problemi reali dei nostri
concittadini. La rottamazione che dobbiamo attuare è una rottamazione dei
metodi, dei linguaggi a cui la precedente classe dirigente ci ha assuefatto.
Oggi tocca a noi. Tocca al Centrosinistra e a tutti coloro che vogliono
camminare insieme con noi verso un ricambio strutturale di mentalità, ridare “normalità” sociale, economica e politica.» Ritroviamo quindi il coraggio e
l’amor proprio che da sempre ha animato la nostra città. Una città defraudata
colpevolmente della sua dignità, ma che ha la forza, le competenze e le risorse
per risorgere.