Il
capogruppo de “La Sinistra” in consiglio regionale Giovanni Nucera in
conferenza stampa a Palazzo Campanella denuncia all’opinione pubblica la
mancata volontà della classe dirigente di voler dotare la Calabria, una delle
regioni più povere d'Italia, di uno strumento così importante di inclusione
sociale, quale è il Reddito minimo garantito, la cui proposta di legge è stata
depositata lo scorzo marzo.
«La Calabria – spiega Giovanni Nucera – è la regione più
povera d'Italia e forse anche d’Europa. Non capisco come sia possibile che la
Lombardia, che è invece la regione più ricca, abbia avviato proprio ieri una
sperimentazione circa il reddito di cittadinanza investendo mezzo miliardo di euro
e che la stessa cosa non si possa fare anche qui da noi. La politica non può far finta di nulla di fronte
alla povertà estrema che sta strozzando molte delle nostre famiglie».
Il consigliere regionale, nel corso della conferenza stampa – cui sono intervenuti, tra gli altri, Mimmo Nasone di “Libera” che ha portato i saluti di Don Ciotti, Mario Nasone, coordinatore del Forum Terzo Settore, Lucia Lipari di SOS Giustizia, Damiano Guagliardi, ex consigliere regionale e componente dell’Associazione nazionale “Sinistra Lavoro”, Nicola Limoncino, segretario provinciale Rifondazione Comunista, Lorenzio Fascì, segretario provinciale PdCI, Michele Conia sindaco di Cinquefrondi, Bernardo Russo sindaco di San Lorenzo e Ornella Cuzzupi, segretario UGL Scuola – racconta l’iter della proposta di legge «che è stata approvata all’unanimità in III Commissione, mentre in Commissione Bilancio la proposta sul reddito minimo ha subito un rinvio».
La copertura finanziaria per il reddito di dignità c’è, si tratta solo di una scelta politica di come si vogliono spendere i soldi. I fondi comunitari innanzitutto. «C’è un fondo residuo 2007-2013 pari ad 839 milioni di euro da spendere entro il 31 dicembre di quest'anno – afferma Nucera. Soldi che la Calabria sta rischiando di perdere. Da questa somma, si potrebbe recuperare circa il 10% da destinare all’inclusione sociale. Altri fondi potrebbero essere recuperati da un taglio alle spese di bilancio della Giunta – così come è stato fatto già col Consiglio – e dal risparmio di 5 milioni di euro di affitti di uffici regionali considerato l’ormai prossimo trasferimento di tutti i dipendenti alla Cittadella regionale. Faccio mia una massima di Papa Francesco: non si possono lasciare sulla tavola dei ricchi solo poche briciole per i poveri. Se la Calabria vuole davvero cambiare, questa legge deve farla adesso, prima che sia troppo tardi».
La battaglia
di Gianni Nucera incassa il plauso di Libera. «Ci aspettiamo che la Regione
Calabria faccia scelte coerenti, è vergognoso che si trovi 1 milione di euro
per soli tre funzionari quando ci sono persone che non hanno di che mangiare. È
il momento di avere il coraggio di dare un segnale forte a tutela di chi si
trova in situazioni di disagio», sostiene Mimmo Nasone di Libera che
sottoscrive in pieno l’iniziativa di Gianni Nucera. Lucia Lipari di SOS
Giustizia Calabria a seguire «compito della politica è di rimuovere le
disuguaglianze e costruire criteri di giustizia sociale».
On.le Giovanni Nucera, consigliere regionale e
capogruppo La Sinistra